Ad Acilia e Sacrofano si sta girando il film su Goffredo Mameli “E l’Italia chiamò”

goffredo mameli inno (2)

Si stanno girando tra Acilia e Sacrofano le scene di Goffredo – e l’Italia chiamò, ultimo lavoro cinematografico del regista Angelo Antonucci. Le riprese del film sono iniziate in Liguria. Prestigioso il cast: Maria Grazia Cucinotta, Vincent Riotta, Stefania Sandrelli, Emanuele Macone che interpreta Goffredo Mameli, scelto tra oltre 50 candidature. Il film narra la vita del giovane poeta e patriota genovese, morto in battaglia a Roma a soli 21 anni. Oltre ad essere stato tra i principali esponenti del Risorgimento, scrisse le parole dell’Inno d’Italia, musicato dal compositore Michele Novaro, interpretato dal compositore ligure Francesco Baccini. “La storia dell’Inno d’Italia e del suo autore Goffredo Mameli – spiega il regista e sceneggiatore Angelo Antonucci – è una vicenda originale mai portata sul grande schermo fino ad oggi.

Goffredo Mameli morì a 21 anni per la Patria

Ho voluto sottolineare i momenti dell’infanzia e della giovinezza di Goffredo che, oltre ad essere stato l’autore del testo dell’Inno nazionale, è stato soprattutto un fervido patriota. Lui ha lottato fino alla morte per difendere il Tricolore e per spronare gli italiani a reagire contro i francesi e gli austriaci per l’indipendenza italiana”. “Il personaggio di Goffredo – dice l’interprete Macone – rappresenta per me una grossa missione da affrontare. Da un lato l’importanza eterna del personaggio storico a cui dare vita, dall’altra la ricerca attoriale e psicofisiologica per avvicinarmi al suo gigante senso della vita. Rappresentarlo mi obbliga a cambiare prospettiva, ad accoglierlo e immergermi nei suoi movimenti emotivi. Nella vita come nel film abbiamo la stessa età, ma non posso non riconoscere di non avere il suo coraggio e il suo trasporto.

Mameli scrisse anche il nostro attuale Inno nazionale

Il suo ardore e l’entusiasmo ne fecero un trascinatore dell’intera Patria. Con Angelo Antonucci il lavoro sul personaggio è iniziato subito dopo aver superato il provino. Ci siamo visti nel suo studio e abbiamo iniziato ad affrontare le scene analizzando il contesto storico, il carattere, il pensiero e l’emotività di Goffredo. Cercando una chiave di lettura che potesse aiutarci a guardare nella stessa direzione. Io mi sono affidato completamente alla sua visione completa del puzzle, ovviamente colorando il personaggio con i miei istinti e attraverso le sue indicazioni. Nulla è casuale, anche uno sguardo a filo macchina è giustificato, anche una postura o il movimento di un arto. Da parte mia, dopo un confronto che è durato settimane intense, c’è stato uno studio profondo del testo e del mio personaggio”.

(Foto: culturaidentità.it)