Adalberto Baldoni sul 25 aprile: “Ma la Meloni ha già detto tutto. Fini? Un provocatore”

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“Ma cosa deve dire ancora Giorgia Meloni? Quanti e quali esami deve ancora fare? Quello del sangue? Dov’è un rischio-nostalgia in quel che dice o fa? Da leader di Fdi, scrisse la prefazione del mio libro ‘I ragazzi del ciclostile’ in cui affermava di non ‘aver mai provato alcun afflato per il fascismo’. Perché si continua con questa polemica? Il fascismo è un fenomeno storico, lo devono studiare gli storici”. Lo dice all’Adnkronos Adalberto Baldoni, giornalista e saggista, esperto della destra italiana, in merito al dibattito sul 25 aprile e l’antifascismo. “Quando sono stato presidente della sezione romana della Giovane Italia e poi presidente nazionale – prosegue – vietai tassativamente ogni manifestazione di nostalgia, tipo il saluto romano, spiegando che chi volesse dedicarsi a quel tipo di attività poteva andare a bussare altrove, perché da noi non c’era posto”.

Fini Alleanza nazionale l’ha creata, ma anche distrutta

Baldoni, mentre elogia l’intervista odierna (“Bellissima”) di Luciano Violante al Corriere della sera, non risparmia critiche a Gianfranco Fini per il pressing sulla premier sul tema della condanna del regime, ricollegandosi alla svolta di Fiuggi del gennaio 1995. “Fini è un provocatore. Perché lui che pure in passate circostanze ha avuto parole di elogio per Meloni ora torna su questo argomento? Dice di Fiuggi? Certo, solo che lui Alleanza nazionale l’ha creata, sì, ma l’ha anche distrutta, dopo aver sabotato il governo Berlusconi”.

Nella prefazione al libro, scritto con Alessandro Amorese e pubblicato da Eclettica edizioni nel 2021, Meloni scriveva, tra l’altro: “Sorprenderà qualcuno, magari tra i più prevenuti nei miei confronti, ma non ho mai provato alcun afflato per il fascismo. Mentre sento di averlo avuto forte per i reietti, gli sconfitti. Per quelli che hanno mantenuto la propria coerenza, anche quando avevano tutto da perdere”.

(Foto: Secolo d’Italia)