Addio a Franco Migliacci: non solo “Volare” ma anche i successi degli anni ’60 di Morandi e “La bambola” di Patty Pravo

franco migliacci

Addio a Franco Migliacci, autore di ‘”Nel blu dipinto di blu”, ribattezzata “Volare”, con cui Domenico Modugno vinse il Festival di Sanremo nel 1958. Il paroliere aveva 92 anni e, a quanto apprende l’Adnkronos, si è spento in un clinica romana. Ma non solo “Volare”. Migliacci è autore di numerosi testi di canzoni che sono entrate nell’immaginario della musica leggera italiana, diventando evergreen: da “Tintarella di Luna” di Mina, a “Una rotonda sul mare” e “Spaghetti, pollo e insalatina” di Fred Bongusto, da “Come te non c’è nessuno” di Rita Pavone a “La bambola” di Patty Pravo, da “Che sarà” dei Ricchi e Poveri a “Ma che freddo fa” di Nada, fino ai successi di Gianni Morandi: “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”, “In ginocchio da te”, “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e Rolling Stones”, ecc…

Migliacci capì subito che l’arte era la sua strada

Nato a Mantova nel 1930 Migliacci studiò a Firenze dove il padre, Maresciallo della Guardia di Finanza, venne trasferito nel 1934. Ma le insistenze dei genitori nel fargli studiare ragioneria non ebbero, per fortuna degli appassionati di musica, alcun successo: il giovane Franco scoprì infatti presto che la sua vera passione è l’arte in tutte le sue espressioni, dalla letteratura allo spettacolo, dalla musica al figurativo. All’inizio della sua carriera fu illustratore, e disegnò storie per i giornali per bambini. Durante i provini del film “Carica eroica” conosce Domenico Modugno, e i due diventano amici inseparabili. Per Migliacci è un’amicizia preziosa perché Domenico, gode già di un notevole successo. Dalla loro collaborazione nasce, nel 1957, la celeberrima “Nel blu dipinto di blu” (Volare), diventata inno e simbolo dell’Italia nel mondo.

Scrisse canzoni per grandissimi cantanti italiani

Scrive tra gli altri per Mina, Milva, Fred Bongusto, Rita Pavone e Patty Pravo. Ma i successi più grandi arrivano con Gianni Morandi. Negli anni Ottanta scrive per Eduardo De Crescenzo i testi dei suoi primi due album e del celebre brano “Ancora”, e produce, portandolo al successo, Scialpi con “Rocking Rolling” e “Pregherei”. Negli anni Novanta collabora alla realizzazione dell’album “T’Appartengo” di Ambra Angiolini, grande successo della generazione di quegli anni. Il suo eclettismo musicale lo porta a firmare anche sigle di cartoni animati come Daltanious, Heidi, Le nuove avventure di Lupin III e Mazinga.