Addio a Giulio Maceratini: da Ordine Nuovo ad Alleanza Nazionale
La destra italiana in lutto. E’ scomparso oggi a Roma, dopo una lunga malattia, Giulio Maceratini. Maceratini, classe 1938, iniziò come attivista della destra extraparlamentare. Allievo del filosofo Julius Evola, fu in Ordine Nuovo con Pino Rauti, partecipando attivamente alla politica italiana giovanile degli anni Sessanta e Settanta. Nel 1968 insieme ad altri militanti della destra extraparlamentare andò ad Atene per incontrare i “colonnelli” greci. Nel 1969 insieme con Rauti e altri aderì all’appello di Giorgio Almirante e tornò nel Movimento Sociale Italiano. Avvocato di rilievo, fu deputato, senatore ed eurodeputato prima del Msi poi di Alleanza Nazionale.
Maceratini fu parlamentare per diverse legislature
Fedelissimo di Rauti, partecipava a tutte le iniziative culturali e politiche, soprattutto a Roma. Iscritto alla storica sezione Balduina, dove entrarono tutti gli ordinovisti, frequentava il centro culturale di via degli Scipioni, e le sezioni rautiane come Tor Pignattara e Prati, ma anche la Marconi, la Parioli, la Monte Mario. Va detto che difese moltissimi ragazzi della Giovane Italia e del Fronte della Gioventù nei tribunali di tutta Italia, e sempre gratuitamente. Per un periodo fu anche semplice consigliere comunale a Bracciano, e quando interveniva in aula il silenzio si faceva assoluto. La sua oratoria infatti, pur senza essere retorica, era avvincente, lucida, e conquistava il pubblico.
La storica occupazione della Pisana
Dopo Fiuggi, Maceratini rimase in Alleanza Nazionale, ed era molto ascoltato dal segretario Gianfranco Fini, che lo stesso Maceratini aveva aiutato a ridiventare leader del partito (allora il Msi) nel 1991. Maceratini insomma per decenni fu protagonista della vita politica del Msi, anche come consigliere regionale, e conobbe tutti i suoi protagonisti, svolgendo inoltre un ruolo di preziosissima cerniera tra diversi mondi della destra, che allora erano tanti e variegati. Ma nel momento in cui bisognava essere uniti era sempre Maceratini, con il suo equilibrio e la sua sagacia politica, a riunirli sotto un’unica bandiera. Come nel 1980 quando, consigliere regionale, occupò insieme ad altri consigleri missini la Pisana per protestare contro l’immobilismo dei partiti di regime.
L’assalto al suo comizio di piazza Bologna
Ancora prima, nel 1977, difese insieme a un pool di 14 avvocato missini, i ragazzi della Balduina arrestati, tenendo una conferenza stampa in cui si attaccava duramente ilquestore di Roma per il suo comportamento a senso unico. Erano gli anni delle bombe e degli omicidi dei ragazzi missini. Nel 1975, durante un suo comizio in piazza Bologna con Carlucci e Saccucci, la piazza venne assaltata dagli extraparlamentari di sinistra con lanci di molotov e spranghe. Ma contemporaneamente organizzava una conferenza alle Edizioni Europa con il grande scrittore Vintila Horia. Questa era la generazione dei missini di allora: uomini di cultura e di azione, e Maceratini ne fu il fulgido esempio.
I funerali di Giulio Maceratini si svolgeranno domani alle ore 15 presso la chiesa di San Francesco a Ripa