Addio a Guido Bodrato, uno degli ultimi “grandi vecchi” della Dc. Aveva 90 anni

E’ morto Guido Bodrato, dirigente Dc vicino a Benigno Zaccagnini e più volte ministro, aveva 90 anni. La notizia dal suo account social: “Guido ci ha lasciati ieri sera per unirsi alla sua amata Irma. Fino all’ultimo lo ha sostenuto una invincibile passione politica, a difesa della Costituzione e della rappresentanza democratica del Parlamento. Che il suo esempio ci conduca. Una preghiera”, si legge. Bodrato, dopo essere stato per anni consigliere comunale a Torino, divenne deputato nel 1968 e lo rimase sino al 1994. Dal 1999 al 200r fu europarlamentare. Con Donat-Cattin fu il leader della corrente Froze Nuove, poi fu sempre vicinissimo a Benigno Zaccagnini. Fu diverse volte ministro con Fanfani, Spadolini, Andreotti. Fu commissario del partito nel periodo di Tangentopoli.
Il messaggio del presidente della Repubblica
“Ho appreso con profonda tristezza la notizia della scomparsa di Guido Bodrato. La sua lunga esperienza politica al servizio delle istituzioni, dal consiglio comunale di Torino alla Camera, nell’impegno di governo, nel Parlamento di Strasburgo, è stata sempre vissuta nel segno di una rigorosa assunzione di responsabilità”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo la scomparsa dell’ex dirigente democristiano e ministro.

Motivato alla politica sin dalla giovinezza
“Quella responsabilità e quel senso del dovere che negli anni della formazione giovanile aveva riconosciuto nella testimonianza della generazione che lo aveva preceduto e che, soprattutto nelle sue zone, si era battuta nella Resistenza per la liberazione dell’Italia e per la costruzione della democrazia – aggiunge – . Questa lezione intensamente vissuta, anche per ragioni familiari, lo ha motivato all’impegno politico fin dai primi anni della sua giovinezza, a partire dall’esperienza nel movimento degli studenti nell’Ateneo di Torino”. “Attivo nel movimento dei lavoratori cristiani, attento osservatore e studioso dei fenomeni sociali, Bodrato è sempre stato capace di guardare alla realtà con quella intelligenza dei tempi nuovi che per lui significava senso della storia, curiosità, attenzione per le attese e le domande delle nuove generazioni.
Sviluppando inoltre questa attitudine anche nelle stagioni più difficili e sofferte, come negli anni bui del terrorismo. Un intellettuale senza retorica e schivo da ogni tentazione ideologica, che ha sempre trovato nella Costituzione e nella sua appassionata difesa il suo orientamento”, si legge nel messaggio del capo dello Stato. “Ulteriore cifra distintiva del suo impegno politico è stata l’Europa, nella convinzione che il rafforzamento del processo di integrazione costituisse la garanzia più forte della pace e della libertà per tutti. Lo ha guidato nel suo percorso umano una profonda fede, vissuta con semplicità,libertà e laicità, secondo quello spirito maturato dal Concilio Vaticano II che ha appassionato tanti della sua generazione.
Esempio significativo e distintivo di una stagione politica vissuta dal cattolicesimo democratico italiano. Per tante ragioni Guido Bodrato resta un testimone esemplare per la Repubblica e non soltanto per chi lo ha conosciuto e gli è stato amico”, conclude Mattarella.