Addio a Helmut Berger, divo bello e dannato del cinema di Visconti e Brass

Helmut Berger

Addio a Helmut Berger. All’anagrafe Helmut Steinberger, Berger è stato un attore ed ex modello austriaco, scomparso oggi a Salisburgo. Nato a Bad Ischl il 29 maggio 1944, si era trasferito in Italia a 18 anni, cercando lavoro come modello.

Nel cinema si ricorda il suo sodalizio con Luchino Visconti, del quale è stato anche a lungo compagno di vita. Tra i suoi ruoli più celebri quello di Martin von Essenbeck ne “La caduta degli dei” del 1969 e di Alberto Finzi-Contini ne “Il giardino dei Finzi-Contini” di Vittorio De Sica del 1970. Con Visconti girò anche Ludwig (1973) e l’anno successivo “Gruppo di famiglia in un interno”.

Dopo la morte del regista suo mentore e compagno, Helmut Berger attraversò un lungo periodo di depressione e la sua carriera non tornò più alle vette raggiunte con Visconti. Ma i ruoli offerti da registi importanti non gli mancarono. Nel 1975 Tinto Brass vuole Berger come protagonista maschile nel film Salon Kitty. Berger impersona il ruolo del giovane tenente delle SS Wallemberg. Il tenente costringe la tenutaria del bordello di lusso Kitty ad assumere un gruppo di prostitute di rigorosa fede nazista per estorcere ai clienti compromettenti confessioni.

nel 1990 Francis Ford Coppola lo scritturò per Il Padrino III nel ruolo di Keinszig, un potente banchiere svizzero; Claude Chabrol lo volle nell’adattamento televisivo del romanzo Fantomas; nel 1992 Madonna lo chiama per il video musicale di Erotica; nel 2014 è nel cast del film francese ‘Yves Saint Laurent’, con la regia di Bertrand Bonello, in cui impersona l’acclamato stilista francese, nei suoi ultimi anni di vita. Nel 2015 aveva fatto discutere alla Mostra del Cinema di Venezia il documentario ‘Helmut Berger, Actor’ di Andreas Horvath che lo riprendeva nella sua casa malmessa alla periferia di Salisburgo, tra farmaci e bottiglie di vodka vuote, in uno stato spesso di alterazione tra urla rabbiose e varie oscenità. (S