Addio a Margherita Cimnaghi, consigliere comunale di Manziana e iscritta di Fratelli d’Italia

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Margherita arrivò a Manziana con il nuovo millennio. Insieme con suo marito Costantino e alcuni cani. Voluti entrambi dal sindaco Generoso Mancini che mi chiese di trovare qualcuno esperto di cooperative sociali per farlo lavorare con la sua amministrazione, giunta trionfalmente al secondo mandato. Non ci misi molto, grazie a Fabio Rampelli, amico della coppia da anni, a individuare l’esperto in questione, era Costantino Mattei, Ci vedemmo nella sede di Alleanza Nazionale in via della Scrofa, dove anch’io lavoravo, e lui si presentò con questa moglie bella e simpatica, che non conoscevo. L’idea era quella di farli collaborare con il comune di Manziana, ma loro, dopo un sopralluogo, decisero rapidamente di venirci a vivere, a Manziana. Cambiarono vita.

Il trasferimento a Manziana

Detto fatto: comprarono una casa con giardino (per i cani) sulla strada per Canale e da allora non si sono mossi più. Fu una coppia che si inserì molto bene nel paese, pur mantenendo i rapporti con i loro amici di Roma, che in alcuni casi erano anche i miei, stante l’ambiente da cui provenivamo tutti. Io ero amico di lui, ma presto imparai a conoscere anche lei, che era la vera anima del gruppo e anche la più operativa. Lavorarono per l’amministrazione Mancini, lei era stata anche consigliere circoscrizionale di Alleanza Nazionale nella sua zona, l’Eur, quindi era esperta di amministrazione ma soprattutto di terzo settore, la sua vera passione. Il comune dette loro da gestire l’ostello della gioventù, che poi gli fu invece tolto qualche anno dopo, inspiegabilmente, dall’amministrazione di sinistra. Non tanto inspiegabilmente, se ci si pensa, ma questa è un’altra storia, archiviata definitivamente dai manzianesi.

Ci vedevamo quasi tutti i giorni, con Margherita e Costantino, tra le patologie di lui (era un trapiantato) e le iniziative sociali che Margherita poneva continuamente in essere. Successivamente aprirono un Caf, dove tuttora Margherita lavorava, Dopo qualche anno sereno, come mi confidò felice lei stessa, Costantino morì improvvisamente in auto sul corso di Manziana. Inutili i tentativi di soccorrerlo da parte di un infermiere presente sul posto. Costantino se ne andò così, da un momento all’altro. Proprio come ha fatto lei.

Una vita per gli altri

La vita di Margherita è stata molto intensa, complessa, certamente non si è annoiata mai. Veniva da una famiglia benestante del nord Italia, Cimnaghi è un cognome che si trova a Como e nella Bergamasca, ma la nonna era scozzese, come traspariva dai suoi tratti somatici. Si era sposata con un medico, ma non era andata bene, e si separarono, Qualche anno dopo, sempre nell’ambito del sociale, incontrò Costantino, e fu davvero un colpo di fulmine. Margherita era felice con quet’uomo tranquillo, forte, colto, ironico, impegnato per i suoi ideali. Poi tutto finì con la morte di lui.

Rimase a Manziana, al suo Caf, anche perché non aveva più nessuno al mondo. Conosceva tutti, più persone di me che pure ci abito da 35 anni. Era empatica, legava con la gente, sapeva tutto ciò che succedeva a Manziana. Che lei chiamava ironicamente “il Principato di Manziana”, riferendosi al fatto che qui non vigono le stesse regole che vigono nel resto della nazione. E non aveva torto.

La candidatura al comune

Per cambiare questo stato di cose l’anno scorso decise di candidarsi al comune, e avemmo anche qualche discussione accesa perché la lista dove si presentò – e che vinse senza discussioni – era, ed è, appoggiata dal Pd, anche se onestamente è molto variegata, infatti si presentò come lista civica. Fu eletta con un cospicuo numero di voti e si impegnò subito per quella che era la sua più grande passione, il sociale, lamentandosi spesso, anche ultimamente, per l’insensibilità del paese e delle varie istituzioni – politiche e sanitarie – a queste problematiche. Ma nonostante questo continuò a lottare, a lavorare con abnegazione per aiutare chi aveva bisogno.

Che dire ancora? Dalla morte del marito non si era mai più veramente ripresa, e adesso è finalmente con lui, o almeno così credo. Ciao Margherita, non solo i tuoi amici ti siamo grati per quello che ci hai dato, per la tua testimonianza, ma anche Manziana ti deve molto: le hai insegnato qualcosa.