Addio a Raffaele Delfino, parlamentare per 5 legislature, tra i promotori della scissione di Democrazia nazionale

delfino e libro

Morto Raffaele Delfino, parlamentare per 5 legislature tra le fila del Movimento Sociale Italiano e di Democrazia Nazionale. Delfino, che il prossimo 12 marzo avrebbe compiuto 93 anni, è deceduto al policlinico Gemelli di Roma dove era ricoverato. Nato nel 1931, iniziò a fare politica sin da giovanissimo: nel 1948 aderì al Fronte universitario di Azione nazionale di Roma, diventandone anche vice presidente. Sei volte consiogliere comunale di Pescara e una consigliere provinciale dell’Aquila, e parlamentare per ben 5 legislature. Lascia alcuni saggi politici e diresse la rivista “Critica italiana”. Promotore con altri della scissione di Democrazia nazionale dal Msi nel 1976, era senza dubbio uno dei più grandi conoscitori della storia della destra italiana.

Il cordoglio del governatore abruzzese Marco Marsilio

“La scomparsa di Raffaele Delfino ci addolora e lascia un vuoto in tutti noi. Maestro di vita e di impegno politico. Ancora pochi giorni fa, incontrandolo nelle sue consuete passeggiate pescaresi, non mancava di spronare, consigliare, stimolare con un’energia e una lucidità ammirabile. L’Abruzzo perde uno dei suoi uomini migliori”, dichiara il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

Lorenzo Sospiri: uno degli ultimi testimoni di un’epoca straordinaria

Cordoglio dal presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri: “Con la scomparsa di Raffaele Delfino Pescara e l’Abruzzo perdono uno degli ultimi testimoni di un’epoca straordinaria della politica e della vita italiana, un’epoca di uomini coraggiosi, arditi, che non rinunciarono mai ai propri ideali e valori e che contribuirono in modo concreto alla ricostruzione del Paese nell’immediato dopoguerra. L’amico Raffaele – continua – lascia un segno indelebile nella vita della nostra regione e dell’Italia, svolgendo un’intensa attività politica, ai massimi livelli, negli anni difficili del dopoguerra e soprattutto negli anni ’70 – ricordato Sospiri -, uomo di grande cultura ed esperienza, sempre attento allo studio, all’ascolto e alla restituzione del suo immenso know how.

Sedette per molti anni nel consiglio comunale di Pescara

Con Raffaele non solo ho condiviso, io giovane uomo, lui autorevole esponente dei nostri scranni parlamentari, gli anni del sottosegretario Nino Sospiri, ma anche l’esperienza del Consiglio comunale di Pescara nel quale è tornato a sedere negli anni della giunta Pace ed era straordinario ascoltare i suoi illuminati interventi in materia urbanistica. Aveva una visione sul futuro della città, sulla destinazione delle aree di risulta, sullo sviluppo economico del centro commerciale naturale, una visione che poteva essere condivisa o meno, ma che raccontava la lungimiranza e la lucidità di un uomo la cui età anagrafica era solo un piccolo dettaglio in una mente abituata a lavorare senza sosta ventiquattro ore al giorno”.