Addio a Staino, vignettista ed ex direttore dell’Unità. Schlein: è stato un mito della sinistra

È morto stamani all’ospedale fiorentino di Torregalli Sergio Staino, 83 anni. Staino vignettista, papà di Bobo, ed ex direttore dell’Unità, da tempo era malato ed era ricoverato da qualche giorno per un aggravamento delle sue condizioni. Era stato ricoverato una prima volta nel novembre del 2022. Era uscito dall’ospedale nel settembre scorso ma ci era tornato a metà ottobre, quando le sue condizioni sono peggiorate. Fino a qualche giorno fa si trovava all’Istituto Don Gnocchi di Firenze.
Tra i primi a commentare la morte sui Social il leader di Azione, Carlo Calenda: «Volevo bene a Sergio Staino. Era non solo un grande artista ma anche una persona buona e profonda. RIP». «La morte di Sergio Staino mi riempie il cuore di tristezza”, e’ il commento di Matteo Renzi: “Sergio e’ stato spesso un feroce critico e allo stesso tempo un affettuoso fratello maggiore. Ma per me e’ sempre stato soprattutto una persona vera con cui confrontarsi e discutere. Il mio messaggio di condoglianze piu’ affettuoso a Bruna, ai figli Michele e Ilaria, a tutti quelli che gli hanno voluto bene”. Mentre il giornalista Enrico Mentana commenta sui social: “Mite e grande”.

“Un abbraccio di commossa vicinanza alla famiglia e agli amici di Sergio Staino per la sua scomparsa. È stato un intellettuale che con l’ironia, l’intelligenza e la matita ha segnato un pezzo importante dell’immaginario della sinistra. Siamo tutte e tutti cresciuti con le sue vignette, i suoi personaggi, le sue battute fulminanti. Ci mancherà moltissimo e faremo in modo che nelle prossime settimane e prossimi mesi la comunità democratica lo ricordi con il grande affetto che a lui ci lega. Ai suoi cari e alle persone che gli hanno voluto bene e hanno lavorato con lui vanno le nostre più sentite condoglianze”. Così in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.