Addio al disegnatore argentino Ernesto Garcia Seijas, dal 2007 nello staff di “Tex”

seijas tex

Il fumettista argentino Ernesto Garcia Seijas, disegnatore dal tratto realistico ed estremamente preciso, che dal 2007 lavorava nello staff di “Tex”, è morto martedì 28 marzo all’età di 81 anni in Argentina. L’annuncio della scomparsa è stato dato oggi dalla Sergio Bonelli Editore, ricordando che Garcia Seijas – a lungo collaboratore di Carlos Trillo, ma anche di Héctor Oesterheld – ha passato 65 anni a disegnare fumetti allietando più di una generazione di lettori, sia nella natìa Argentina sia in Italia. Autore dallo stile classico e di facile lettura, ha non solo la capacità di rendere vivi ed espressivi i personaggi che disegna, ma è anche capace di esprimere i loro sentimenti con i soli sguardi, senza dover ricorrere alle parole.

Arrivò in Italia con Lanciostory e Skorpio

Nato il 1° giugno 1941 vicino Buenos Aires, Garcia Seijas ha collaborato negli anni con diversi editori e diverse riviste, lavorando come disegnatore di fumetti e illustratore. Tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso forma un sodalizio artistico con lo sceneggiatore Héctor Oesterheld, che si sviluppa su serie come “Tom de la pradera”, “Léon Loco” e “Cuaderno rojo de Ernie Pike”. I suoi primi lavori ad arrivare in Italia sono quelli realizzati per la Ediciones Record e serializzati sulle pagine delle riviste “Lanciostory” e “Skorpio”, tra questi ci sono “Bruno Bianco” (sceneggiato da Carlos Trillo), “Helena” (scritto da Robin Wood e pubblicato per quasi un decennio) e “L’uomo di Richmond” (su testi di Andrea Mantelli).

Dal 2005 nel gruppo Bonelli

Nella sua lunga carriera, Garcia Seijas ha potuto collaborare con tutti i grandi sceneggiatori della sua generazione. Ma è in particolare con Trillo che ha instaurato una collaborazione proficua. A partire proprio dalla serie di tavole autoconclusive di “Bruno Bianco” pubblicate sul quotidiano argentino “Clarín”, il cui successo ha portato il personaggio e i suoi comprimari a essere pubblicati per sette anni consecutivi, facendo pure una apparizione sulle pagine del “Playboy” argentino. Il suo nome si lega a quello della Sergio Bonelli Editore nel 2005, quando esce “Delitto alla moda”, ottantesimo albo di “Julia”. Trova però la sua giusta dimensione bonelliana nelle tavole di “Tex”, che comincia a disegnare a partire dall'”Almanacco del West” del 2007 e, passando anche per il Texone del 2011, continua a illustrare fino a pochissimi anni fa.