Addio al senatore Andrea Augello. Col fratello Tony protagonista indimenticabile di mille battaglie

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Si è spento Andrea Augello. La notizia è stata data su facebook da Roberta Angelilli: “In cielo ti accompagnino gli angeli. Addio Andrea Augello, rimarrai per sempre nei nostri cuori”. L’ultimo post di Andrea, del 17 aprile, ricordava che “mercoledì 19 aprile alle 17 presso la chiesa di Santa Maria della Consolazione messa in ricordo di Tony”. Suo fratello Tony, scomparso il 19 aprile 2000 all’età di 44 anni, protagonista indiscusso della destra romana. Andrea invece ne aveva compiuto 62 poche settimane fa, a febbraio, e lo aveva annnunciato così: “Il regalo più bello che ci siamo fatti è il risultato di Roberta e di Rocca alle regionali. Di questi giganteschi 28.000 voti possiamo essere orgogliosi e fieri così come lo sono dei miei 62 anni conquistati con le unghie e con i denti ogni giorno. Grazie a tutti”.

Andrea Augello malato da tempo ma mai vinto

Certo, ce lo aspettavamo, Andrea era parecchio che stava male, ma si tratta di quello cose che nel nostro intimo tendiamo a procrastinare, pensando che non debbano accadere mai. E invece accadono, proprio quando meno te lo aspetti. L’ultima vlta che l’avevo visto fu alla presentazione del suo bellissimo libro “C’era una volta mio fratello”, presentato nel novembre 2021. Era il libro di Andrea su Tony, intenso e struggente. C’erano anche Bettini, Storace, Quagliarello, tutti amici ed estimatori sinceri dei fratelli Augello. Disse allora Andrea, da remoto, perché ammalato: “Perché la politica ha bisogno di grandi storie che possano essere raccontate, di grandi protagonisti, di grandi emozioni. Uno dei grandi oggetti smarriti negli ultimi decenni è qualcosa per cui valga la pena di vivere o di morire. A questo deve servire il libro, libro che mi è costato molto scrivere dal punto di vista emotivo”.

I fratelli Augello protagonisti sin dagli anni Settanta

I fratelli Augello furono protagonisti nella vita politica romana ai tempi del Movimento Sociale Italiano. Coraggiosissimi, si tuffavano nelle lotte pericolose di allora, che raramente vinsero ma che sempre combatterono. Andrea già sottosegretario e senatore, era ancora oggi il punto di riferimento per tutta una comunità, un po’ persa e un po’ ancora unita. E’ autore di diversi libri storici. Lui e Tony appartenevano alla sezione del Msi Aurelio, una delle più difficili della Capitale, per via dei continui attentati che subiva da parte degli avversari politici. La vicinanza con quartieri rossi, come Primavalle, ne facevo uno dei bersagli preferiti da parte dei figli di papà di Potere Operaio e compagni.

Moltissimi gli episodi di attivismo “eroico”

Andrea, insieme con Tony, passarono attraverso la temperie degli anni di piombo. Andrea nel 1975 fu investito deliberatamente, mentre era in motorino, a Primavalle, e l’hanno successivo fu fermato per scontri di fronte al liceo Pantaleoni. Ma nulla li fermava. Aprirono le sezioni, facevano attività nelle scuole e nelle strade, sorretti da quella passione che non li abbandonò mai. Inifiniti gli episodi in cui Andrea fu coinvolto, dalla difesa della sezione di Monte Mario di via Assarotti – era poco più di un bambino – agli scontri memorabili di piazza dei Giuseconsulti, con i fratelli Augello fatti a segno di colpi di pistola, ai bar dell’Aurelio esplosi per attentati dinamitardi, sempre dei compagni.

Una lunga carriera politica

Lunga e significativa la carriera politicaq di Andrea: dirigente delle organizzazioni giovanili missine, su sindacalista dell’Ugl, fu tra i fondatori di Alleanza nazionale e nel 1995 consigliere regionale di An bel Lazio. Vi fu rieletto del 2000 con Francesco Storace cdi cui divenne assessore al Bilancio, e poi nel 2005. Nel 2006 fu eletto senatore, dove fu confermato per quattro legislature. Poi nel 2010 fu sottosegretario al ministero della pubblica Amministrazione del governo Berlusconi IV. Nel 2018 poi aderì a Fratelli d’Italia e alle ultime elezioni è risultato ancora una volta eletto al Senato.