Addio alla leggenda Pelè: tre volte campione del Mondo, in nazionale a 16 anni
Pelè è morto ad 82 anni. L’Atleta del Secolo era ricoverato dal 29 novembre all’ospedale Albert Einstein, a San Paolo. Il ricovero è avvenuto per un’infezione respiratoria dopo aver contratto il Covid-19 e per la rivalutazione delle cure del tumore al colon. Questo giovedì pomeriggio, l’ospedale ha annunciato la morte di ‘O Rei’. “L’ospedale Israelita Albert Einstein conferma con rammarico la morte di Edson Arantes do Nascimento, Pelé, oggi, 29 dicembre 2022, alle 15:27, a causa di insufficienza multiorgano. Risultato della progressione del cancro del colon associato alla sua precedente condizione clinica. L’ospedale Israelita Albert Einstein è solidale con la famiglia e tutti coloro che soffrono per la perdita del nostro caro re del calcio”, la nota dell’Ospedale.
Pelè sarà sepolto a Santos, dove giocò per 20 anni
Come scrive Globoesporte , verrà sepolto a Santos, comune del Brasile nello Stato di San Paolo e, soprattutto, il comune dove giocava la squadra in cui ha militato per quasi 20 anni. La famiglia non ha ancora rilasciato dettagli sulla veglia, ma nei giorni scorsi a Vila Belmiro è stata allestita una struttura per ospitare la veglia.
Debuttò tra i professionisti a soli 15 anni
Ancora prima di Diego Armando Maradona è stato Edison Arantes do Nascimento, detto Pelé, a formare l’immaginario collettivo dei tifosi di calcio di più generazioni e diventare il monumento vivente del calciatore. Nato il 23 ottobre del 1940 a Tres Coracoes in Brasile, la storia di Pelé comincia nel 1956 quando lo notò Waldemar de Brito, che lo accompagnò a San Paolo del Brasile per un provino per il Santos. Debuttò tra i professionisti il 7 settembre 1956 con il primo di una serie infinita di gol. L’anno successivo fu il momento del debutto in nazionale a 17 anni ancora da compiere. Era infatti il 7 luglio 1957 quando il selezionatore Sylvio Pirilo lo convocò per la partita contro l’Argentina. Il Brasile fu sconfitto per 2-1, ma Pelé fu l’autore dell’unico gol della sua nazionale.
Per tre volte condusse la selecao al vertice del Mondo
L’anno successivo, il 1958, Pelé partecipò al suo primo mondiale, in Svezia, contribuendo alla conquista della vittoria finale (5-2 contro la Svezia: Pelé fu l’autore di due reti). Condusse per altre due volte il Brasile alla vittoria della Coppa del Mondo, rispettivamente nel 1962 contro la Cecoslovacchia e nel 1970 contro l’Italia. Nella sua carriera Pelé ha segnato complessivamente 97 gol per il Brasile durante competizioni internazionali e ben 1088 militando nella squadra del Santos, che grazie a lui vinse nove campionati. Dopo diciotto anni trascorsi nel Santos, Pelé nel 1975 passò alla squadra New York Cosmos, portandola alla vittoria del titolo North American Soccer League nel 1977.
Nel 1977 l’addio di Pelè al Calcio
L’addio al calcio giocato avvenne in un’emozionante partita svoltasi il 1° ottobre 1977, di fronte a 75.646 tifosi al Giants Stadium. Giocò il primo tempo tra le fila del Cosmos e il secondo tempo tra le fila della sua storica squadra, il Santos. Dopo il suo ritiro dall’attività agonistica, Pelé continuò a dare il suo contributo al mondo del pallone. Realizzati ben cinque film sulla sua storia ed egli prese parte ad altri sei film, tra cui quello con Sylvester Stallone, “Victory” (Fuga per la vittoria). Pelé è anche l’autore di cinque libri, di cui uno è stato trasformato in film. Il 1° gennaio 1995 Pelé venne nominato ministro straordinario per lo Sport in Brasile. Si dimise dall’incarico nell’aprile 1998. Nel 2016 uscì al cinema il film biografico Pelé: Birth of a Legend (in Italia solo Pelé).