“Addio, Mimì”: a Primavalle commozione e lacrime per i funerali di Michelle

michelle funerali primavalle

Addio Mimì. Con questa frase urlata in coro la bara di Michelle Causo, la 17enne uccisa da un coetaneo nel quartiere di Primavalle, ha lasciato il sagrato delle chiesa di Santa Maria della Presentazione, a Torrevecchia. Il funerale della giovane è stato un momento di vicinanza e di dolore per i tanti amici e parenti. In prima fila anche Flavio, il fidanzato che ha voluto donare un grosso cuore fatto di rose bianche con su scritto “sempre insieme”. Proprio ieri, martedì 4 luglio, il ragazzo aveva affidato a Tik Tok un doloroso ricordo di Mimì: “Io sono qui che aspetto che mi rispondi, io ti aspetto…”.

Davanti alla chiesa uno striscione gigante per ricordare Michelle

Davanti alla chiesa uno striscione gigante per ricordare Michelle: “Le anime leggere volano in cielo per illuminarci. Ciao Michelle”. Un volo di palloncini bianchi verso il cielo è stato il momento più toccante della mattinata. Il vescovo don Baldassarre Reina ha letto l’omelia che ha toccato temi come la violenza, i giovani e il rapporto con la vita. “Vorremmo dire Michelle non è morta, ma vive. Ma ora noi stiamo di fronte al suo corpo morto, straziato. Questo suo corpo porta i segni del male che l’ha ucciso”, ha detto il vescovo Reina durante l’omelia. Don Baldassarre ha inviato la famiglia a credere “che il frutto verrà, che questa morte non sarà vana: proprio da questa bara sapremo ripartire, sapremo rialzarci, sapremo vivere da risorti camminando in una vita nuova”. Presente anche la vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli.

Nuovo sopralluogo a casa del cingalese

Per l’omicidio di mercoledì scorso è in carcere un 17enne di origini cingalesi. Questa mattina la polizia ha effettuato un nuovo sopralluogo nell’appartamento dove è stata accoltellata la ragazza. In via Giuseppe Dusmet intervenuti i poliziotti della Squadra mobile e della scientifica. La ragazza è stata colpita da almeno sei coltellate al torace, alle spalle e all’addome e altrettante lesioni più superficiali procurate nel tentativo estremo di parare i colpi. Alcuni aspetti del delitto sono ancora da chiarire. Non c’è certezza sul movente e, secondo i familiari della giovane, l’assassino avrebbe avuto bisogno dell’aiuto di complici almeno nel tentativo di liberarsi del corpo della vittima. Il giovane che ha commesso l’omicidio, forse per un debito di 1500 euro, ora è recluso nel carcere minorile di Casal del Marmo, sottoposto a strettissima sorveglianza.