Aeroporto di Fiumicino, taxi più cari da e per Roma: il Tribunale promuove gli aumenti del Campidoglio

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha confermato la legittimità degli aumenti delle tariffe del servizio taxi di collegamento da Roma per l’aeroporto di Fiumicino e viceversa, respingendo il ricorso presentato dal Codacons a settembre 2024.
La decisione convalida la bontà della delibera della Giunta Capitolina del 16 luglio 2024, che ha introdotto un nuovo sistema tariffario per i taxi romani. Questo significa che i viaggi tra il centro di Roma (Mura Aureliane) e l’hub aeroportuale di Fiumicino vedranno un incremento da 50 a 55 euro.

Aeroporto di Fiumicino, corsa minima e scatto iniziale: taxi più cari da e per Roma
La delibera impugnata dal Codacons ha introdotto diverse novità nel sistema tariffario. Tra le più significative, l’introduzione di una corsa minima h24 pari a 9 euro. Questo provvedimento mira a incentivare le cosiddette “corse brevi“. Spesso poco remunerative per i tassisti e che registrano un’alta domanda inevasa, come emerso dalle analisi condotte da Roma Capitale.
Inoltre, lo scatto iniziale al tassametro è stato incrementato: da 3 a 3,50 euro nei giorni feriali diurni e da 7 a 7,50 euro nelle ore notturne. Questi aumenti, seppur minimi per singola corsa, rappresentano una variazione complessiva significativa per gli utenti.
I motivi del ricorso del Codacons e la replica di Roma: aumenti confermati da e per l’aeroporto di Fiumicino
Il Codacons aveva impugnato la delibera basando il ricorso su due punti principali. In primo luogo, l’associazione denunciava una presunta illegittimità e eccesso di potere per incongruenza, illogicità, irragionevolezza e difetto di istruttoria.
Secondo il Codacons, non vi era una giustificazione causale che collegasse l’aumento delle tariffe a un miglioramento del servizio, a un incremento del numero di taxi o a una riduzione dei tempi di attesa.
L’amministrazione capitolina, invece, ha dimostrato di aver condotto un’istruttoria approfondita, basata su uno studio preliminare che ha analizzato un campione di 50.000 corse taxi. Valutando dati come partenza, arrivo, chilometri percorsi e durata del viaggio. Questo studio ha permesso di definire il nuovo piano tariffario, che non si è limitato a un semplice adeguamento all’indice Istat.
La composizione della Commissione tecnica e il coinvolgimento degli utenti
Il secondo punto del ricorso del Codacons riguardava la composizione della Commissione tecnica incaricata di verificare la congruità delle tariffe. L’associazione lamentava l’assenza di rappresentanti degli utenti, sostenendo una disparità di trattamento. I
Il Tribunale ha tuttavia ritenuto che la Commissione fosse stata ritualmente nominata, composta da esperti del Dipartimento Mobilità e dell’università. In conformità con il Regolamento Capitolino sugli autoservizi pubblici non di linea.
Sebbene il regolamento non preveda la presenza di rappresentanti degli utenti, è emerso che la Commissione ha comunque convocato alcune associazioni di consumatori per illustrare le attività e raccogliere proposte e osservazioni.
In tali occasioni, le associazioni presenti avevano posto l’accento sulla necessità di un aumento delle vetture e di una migliore qualità del servizio. Senza esprimere contrarietà agli aumenti tariffari. Ma suggerendo l’introduzione di pagamenti elettronici.
Il ruolo dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti
Nella sua decisione, il Tar ha anche evidenziato l’intensa interlocuzione tra Roma Capitale e l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART). L’ART aveva espresso un parere preventivo, le cui osservazioni sono state sostanzialmente recepite dalla Giunta Capitolina. L’unica discordanza ha riguardato il cosiddetto “supplemento minivan“, ovvero l’importo aggiuntivo per un numero di passeggeri superiore a quattro, mantenuto a 5 euro per passeggero da Roma Capitale.
Questa scelta, ritenuta ragionevole dal Collegio, mira a incentivare l’utilizzo di veicoli più capienti. Favorendo il trasporto di gruppi e persone con disabilità, con benefici in termini di riduzione dei costi complessivi per gli utenti e dell’impatto ambientale e sul traffico cittadino. La sentenza ribadisce che il parere dell’ART, seppur obbligatorio, non è vincolante e l’amministrazione può discostarsene con adeguata motivazione, come avvenuto in questo caso.
Spese processuali a carico del Codacons
In definitiva, il ricorso del Codacons è stato integralmente respinto. Il Tribunale ha riconosciuto la legittimità della delibera capitolina, ritenendo che l’istruttoria condotta sia stata esaustiva e che le motivazioni a supporto degli aumenti tariffari siano adeguate. Di conseguenza, il Codacons è stato condannato al rimborso delle spese di lite in favore di Roma Capitale, quantificate in 3.000 euro, oltre accessori di legge.
Questa sentenza pone fine, almeno per il momento, alla battaglia legale sulle nuove tariffe taxi a Roma, confermando la direzione intrapresa dal Campidoglio per la riorganizzazione del servizio.
