Affitti brevi, cosa cambia con il CIN e le nuove regole del 2025

Affitti brevi CIN 2025
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Dal 1° gennaio 2025, il settore degli affitti brevi è sottoposto a una stretta normativa senza precedenti. Il Ministero del Turismo ha introdotto nuove regole per aumentare la trasparenza, garantire maggiore sicurezza agli ospiti e arginare il fenomeno delle locazioni irregolari. Se gestite affitti brevi, è arrivato il momento di mettersi in regola: le sanzioni sono severe e non adeguarsi può significare l’esclusione dal mercato.

Affitti brevi con codice identificativo nazionale

Il cuore della riforma è il Codice Identificativo Nazionale (CIN), un requisito indispensabile per tutti gli immobili destinati ad affitti turistici. Il CIN deve essere richiesto tramite il portale ufficiale del Ministero e riportato chiaramente negli annunci pubblicitari e all’ingresso della struttura.

Attualmente, circa il 75% dei locatori ha già provveduto a registrarsi, ma chi non lo farà rischia multe salatissime, che vanno da 500 a 8.000 euro. Inoltre, l’assenza del CIN può comportare l’impossibilità di affittare legalmente il proprio immobile. Un intervento deciso, mirato a combattere le irregolarità in un settore che oggi conta oltre 563mila strutture registrate.

Sicurezza al centro: misure obbligatorie per i proprietari

Le nuove regole puntano anche sulla sicurezza degli ospiti, con l’introduzione di standard minimi da rispettare. Rilevatori di gas e monossido di carbonio, insieme a estintori portatili regolarmente revisionati, sono obbligatori in ogni immobile destinato a locazioni brevi. La legge prevede che ci sia almeno un estintore per ogni piano o ogni 200 metri quadrati.

Chi non si adegua rischia sanzioni comprese tra 600 e 6.000 euro. Inoltre, senza il rispetto di questi requisiti, l’immobile non potrà ottenere il CIN, escludendolo di fatto dal mercato degli affitti brevi.

Identificazione degli ospiti: addio alle cassette per le chiavi

Un altro punto cruciale riguarda l’identificazione degli ospiti. La normativa vieta l’uso di sistemi automatizzati come le keybox. Gli ospiti dovranno essere identificati di persona al momento del check-in, un obbligo che aumenta il carico operativo per i gestori ma che punta a garantire maggiore controllo e sicurezza.

Nuove regole fiscali per le locazioni brevi

Le novità del 2025 toccano anche l’aspetto fiscale. Per i redditi derivanti da locazioni brevi, rimane la cedolare secca al 21% per il primo immobile, ma dal secondo in poi l’aliquota sale al 26%. Un cambio che punta a ridurre l’evasione e a mettere ordine anche sotto il profilo tributario.

Cosa fare per mettersi in regola

Per ottenere il CIN, è necessario accedere al portale del Ministero con credenziali SPID o CIE e compilare la documentazione richiesta. In parallelo, è fondamentale adeguare l’immobile ai requisiti di sicurezza e organizzarsi per rispettare le nuove disposizioni sul check-in.