Africano accoltella il poliziotto che l’aveva arrestato e ferisce un’altra persona

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La Polizia di Stato ha arrestato a Palermo un cittadino originario della Costa d’Avorio, accusato di aver accoltellato un poliziotto libero dal servizio nei pressi della propria abitazione. L’agente, in servizio al commissariato Centro, era in compagnia dei propri genitori, quando allarmato dalle urla delle madre, che ha immediatamente percepito il pericolo, si è voltato, vedendosi arrivare alle spalle un uomo armato di coltello che gridando lo ha colpito all’addome. In soccorso del poliziotto è intervenuto un cittadino, che aveva assistito alla scena e che è stato raggiunto anche lui da una coltellata.

L’africano voleva vendicarsi

Dopo un inseguimento a piedi da piazza Kalsa ai giardini del Foro Italico gli agenti di una volante sono riusciti a bloccare lo straniero e a disarmarlo. L’origine della violenta aggressione sarebbe dovuta a un precedente arresto dell’ivoriano eseguito lo marzo proprio dal poliziotto ferito, che è stato riconosciuto dall’aggressore e seguito nei suoi spostamenti sino a riconoscerne addirittura l’auto di cui in precedente aveva bucato gli pneumatici. L’agente e il cittadino intervenuto in suo soccorso sono stati soccorsi e trasferiti in ospedale. Non sono in pericolo di vita. Per lo straniero l’accusa è di duplice tentato omicidio.

Conestà: stranieri certi dell’impunità

“Quello che è successo a Palermo è gravissimo ed è il risultato dell’impunità dilagante che permette a questi individui di agire indisturbati perché sanno che non gli succederà nulla. L’ivoriano, già precedentemente arrestato dal collega ferito, è stato rimesso in libertà. Ha riconosciuto il collega e si è vendicato”. Così Fabio Conestà, segretario del Mosap. “Se ci fosse certezza della pena e i delinquenti la scontassero in carcere o, come in questo caso, fossero immediatamente rimpatriati, tutto questo non succederebbe.

I delinquenti possono uccidere in tranquillità

Purtroppo il nostro Paese è stato reso il posto in cui i delinquenti possono tentare di uccidere un poliziotto in tranquillità, mentre se un collega si difende e spara, dovrà poi affrontare un calvario giudiziario a sue spese”, conclude Conestà. Solidrietà anche dal Coisp. “Esprimiamo vicinanza e solidarietà al collega poliziotto e al cittadino, intervenuto in sua difesa, feriti in seguito all’aggressione di un cittadino ivoriano a Palermo”. Lo dichiara il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp Domenico Pianese.

Sfiorato il duplice omicidio

“Questo è un fatto gravissimo – prosegue Pianese -, in cui si è sfiorato un duplice omicidio. Ribadiamo perciò con determinazione l’urgenza di restituire alle norme penali il potere di deterrenza che nel nostro Paese sembra essersi perso. Nessuno può commettere un crimine come questo contando di poterne uscire senza conseguenze e pene esemplari”.