Africano aggredisce tre persone a bottigliate nella pericolosissima Stazione Termini

controlli alla stazione termini

Il rafforzamento dei servizi di controllo del territorio nell’area della Stazione Ferroviaria Roma Termini, che si affianca alle operazioni ad alto impatto interforze pianificate dalla Questura di Roma, ha permesso di individuare in poco tempo l’autore di 3 aggressioni. Due sere fa, all’interno della stazione romana, un 40enne italiano, mentre chiedeva delle informazioni ad una guardia giurata all’ingresso della stazione Termini, improvvisamente colpito al capo con una lattina di birra da uno straniero. Mentre la vittima, per scappare, si stava dirigendo verso le scale mobili che portano al piano sottostante, dove si sviluppa il centro commerciale Forum Termini, nuovamente raggiunta dallo straniero, che colpiva di nuovo alla testa con un’altra lattina di birra. Il 40enne, poi, è stato accompagnato presso l’Ospedale Umberto I.

Prima ha colpito un uomo, poi due donne

In seguito, sempre nell’area commerciale interessata, e sempre lo stesso straniero, identificato poi dalla Polizia di Stato quale cittadino guineiano di 25 anni, dopo aver raggiunto due turiste, e senza alcun motivo, le ha aggredite colpendole ripetutamente con una bottiglia di vetro. Le stesse, nonostante i violenti colpi subiti alla testa, sono però riuscite a sottrarsi all’uomo e a fuggire chiedendo aiuto alle forze dell’ordine presenti sul posto e denunciando loro quanto accaduto. Soccorse immediatamente le due donne e accompagnate presso l’ospedale Fatebenefratelli, poi dimesse con una prognosi di 8 e 2 giorni, contestualmente avviate le indagini dagli uomini della Polizia Ferroviaria e del commissariato Viminale, finalizzate al rintraccio dell’uomo.

L’africano denunciato in stato di libertà

La visione immediata delle immagini e dei filmati delle telecamere di videosorveglianza, poste all’interno dello scalo ferroviario, permette di individuare l’uomo, riconosciuto successivamente anche dalle vittime dell’aggressione, e di denunciarlo in stato di libertà per lesioni aggravate e continuate. Inoltre condotto presso l’ufficio Immigrazione della Questura di Roma per valutare la sua posizione sul territorio nazionale. All’esito degli accertamenti trattenuto presso il Centro di permanenza per il Rimpatrio (Cpr) per poi poter procedere alla sua espulsione dal territorio nazionale.