Africano beccato mentre con un accendino dava fuoco volontariamente alle sterpaglie a Tor Vergata

Gli incendi devastano l’Italia e anche la Capitale. Un africano è stato sorpreso mentre con un accendino appiccava un incendio alle sterpaglie in via Michele Pantanella, in zona Tor Vergata. E’ fuggito alla vista dei poliziotti continuando a bruciare la vegetazione durante l’inseguimento. Le fiamme, arrivate a ridosso del centro vaccinale di Tor Carbone, l’orto botanico, lambendo le abitazioni e interessando parte della carreggiata dell’autostrada Roma Napoli, sono state spente dai vigili del fuoco. Il ragazzo, un gambiano di 21 anni, ritrovatosi davanti i poliziotti, ha iniziato ad aggredirli con un bastone danneggiando la volante. Arrestato per incendio doloso, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento ai beni dello Stato. Ferito un agente, refertato con 4 giorni di prognosi.
Gli incendi dovuti per la maggioranza alla mano dell’uomo
L’accaduto conferma lo studio della Coldiretti. Se il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare è l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. E’ quanto denuncia la Coldiretti nell’evidenziare il costo drammatico che l’Italia è costretta ad affrontare perché la mancata l’opera di prevenzione, sorveglianza. E soprattutto di educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio. L’Italia è un Paese boscoso con più di 1/3 (38%) della superficie totale nazionale coperta da foreste, secondo l’analisi della Coldiretti. Quasi 1 bosco su 3 (32%) in Italia fa parte di aree protette e in poco meno di 30 anni sono cresciuti di quasi il 27% passando dai 9 milioni di ettari del 1990 agli attuali 11,4 milioni.

Più di un terzo dell’Italia coperto da foreste
L’impegno a difendere e valorizzare una risorsa importante del Paese – sottolinea la Coldiretti – è determinante per l’ambiente e la sicurezza della popolazione. Si ricordi il ruolo dei boschi nella tenuta idrogeologica dei territori considerato che lungo la penisola più di 9 comuni su 10 (91,1%) a rischio. Sia per frane, smottamenti o alluvioni in una situazione in cui gli eventi meteo estremi sono sempre più frequenti: dalle grandinate alle bombe d’acqua, e mettono in serio pericolo città e campagne.