Aggrediti ragazzi cinesi. Che fanno i signori con i delinquenti

Ma datevi tutti una calmata con questo coronavirus. Stavolta è successo per davvero a Roma: un gruppo di quattro ragazzi cinesi è stato preso di mira da tre minorenni, uno addirittura con un coccio di bottiglia in mano.

Per fortuna tutto si è risolto ad urla per strada e senza feriti. La polizia è intervenuta prontamente e uno degli aggressori, quindicenne…, è stato fermato. Ma le vittime non hanno sporto denuncia, probabilmente vista la giovane età. Anche se una ragazza cinese, incinta, si è presa un brutto spavento.

Solita polemica politica per i ragazzi cinesi aggrediti

Come al solito si accende la polemica politica, questa volta è toccato soprattutto alla Raggi, che ne ha detta – visto che qualcosa doveva dirla – una giusta e una sbagliata. Nel consueto tweet la sindaca ha parlato di ignoranza e razzismo.

L’ignoranza c’è tutta, perché sono azioni assolutamente da evitare. Agitare di nuovo lo spettro del razzismo come fece la scorsa settimana Zingaretti per un fatto mai avvenuto a Frosinone, è sbagliato.

Ma la paura del coronavirus è reale in città

Quello che sta montando è un fenomeno di paura collettiva che riguarda tante persone. Purtroppo le informazioni sul coronavirus non sono ancora efficaci e c’è ogni giorno una notizia nuova che porta apprensione.

L’auspicio è che le autorità sanitarie italiane e internazionali trovino un punto d’incontro su dati di diffusione e cura dal coronavirus. Perché in troppi stanno parlando e spesso non dando la sicurezza di capirci davvero qualcosa.

Per ora la figura migliore l’hanno fatta proprio quei quattro ragazzi cinesi che stavano per essere aggrediti. La mancata sottoscrizione della denuncia suona più di uno schiaffo alla tracotanza di chi aveva sbagliato. Ma è bene sorvegliare le zone più a rischio di delinquenza per evitare che possano ripetersi episodi del genere. Tanti “coatti” sono sempre pronti ad emulare le bravate di cui sentono parlare. Ma col coronavirus c’è davvero poco da fare i gradassi.