Aggressioni alle “donne bianche”, la Maglie si indigna mentre Crosetto danneggia la Meloni…

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A Guido Crosetto non interessa di che colore siano i ragazzi che hanno molestato le ragazze a Peschiera del Garda e poi sul treno. Perfetto atteggiamento da buonista. Come è noto, un gruppo di stranieri ha urlato sul treno “Qui le donne bianche non entrano”. Tutti i giornali hanno paura di dire che probabilmente molti di quei ragazzi, già responsabili di incidenti sul Garda, erano immigrati di seconda generazione. Già resisi responsabili delle aggressioni e violenze in piazza del Duomo a Milano nei mesi scorsi. Al grido di “L’Africa a Peschiera” hanno organizzato un rave vioento. Centinaia di giovani ubriachi hanno scatenato ruisse sulla spiaggia, hanno rubato, molestato, palpeggiato donne. Violenze poi proseguite anche sul treno in questione. Ma a Crosetto non interessano i motivi per cui certa gente considera le donne inferiori.

Certi immigrati odiano la nostra civiltà

Chi si indigna veramente mettendo a fuoco le ragioni dell’odio verso le donne italiane e vero la nostra civiltà è la saggista Maria Giovanna Maglie che se la prende con Repubblica, che non ha dato la notizia correttamente. I giornaloni italiani sono terrorizzati dalla sinistra: non si può dire che gli aggressori erano giovani islamici ubriachi che considerano le donne meno di niente. Crosetto non ci fa caso a chi erano i violenti, ma il governatore Zaia invita alla tolleranza zero verso chi aggredisce le donne sul nostro territorio. Se fossero stati Alpini, invece, chissà che sarebbe successo. Nel nome dell’odio della sinistra verso le uniformi e l’ordine e in difesa chgli immigrati che compioni crimini nel nostro Paese sapendo di poter contare sull’impunità buonista.

Crosetto, che delusione…

Crosetto ci ha deluso moltissimo, anche perché così danneggia Fratelli d’Italia, che ha sempre detto di voler controllare l’immigrazione selvaggia e di voler difendere la nostra identità da chi viene da lontano solo per distruggerci, con la complicità delle associazioni “caritatevoli” italiane finanziate dall’estero. Occorre far capire a questi ospiti che in Italia esistono le nostre leggi e non le loro. E facciamolo in fretta, prima che le nostre figlie debbano ubbidire alla shaaria…