Al Forum di Orvieto un’altra Italia presenta le sue proposte alternative

Riunite ad Orvieto questo fine settimana, per il Forum dell’Indipendenza italiana organizzato da Gianni Alemanno, “38 sigle rappresentative nella destra sociale e nazionale e dei mondi del dissenso, per un’assemblea per dare voce alla speranza di cambiamento dell’Italia. Dopo i lunghi e negativi anni di governi imposti dall’alto, salutavamo Giorgia Meloni come l’avvento di un esecutivo espressione del popolo italiano. Questa speranza fino a oggi è rimasta delusa, perché questo governo sembra essere la continuazione di quello di Mario Draghi”, dichiara Alemanno.
Presenti 38 sigle della destra sociale e nazionale e del dissenso
Nella giornata di oggi, domenica 30 luglio, Antonio Noto ha illustrato un sondaggio appositamente commissionato “che dimostra come queste non siano solo nostre idee ma un sentimento diffuso tra tanti italiani”, spiega Alemanno. Ricordando come la voce dei mondi del dissenso si sia fatta sentire nei dibattiti, e i confronti ospitati dal Forum con professori universitari ed esperti di ogni settore, con un rappresentante “eterodosso” di questo governo come Vittori Sgarbi, europarlamentari della Lega.

Alemanno: fermare la guerra in Ucraina prioritario
Poi, una delle più note influencer non conformiste come Paola Ceccantoni ‘Pubble’, “per fare delle proposte concrete alternative alla linea di governo, senza concedere nulla a un’opposizione sempre più schiacciata sul ‘politicamente corretto'”, aggiunge. Per Alemanno, portavoce del Comitato Fermare la guerra, “fermare la guerra in Ucraina e creare una posizione europea non allineata con gli Usa, non isolarci nel mondo multipolare cancellando perfino le opportunità della nuova via della seta.
Sbloccare inoltre il salario minimo e sostituite il reddito di cittadinanza con una alternativa valida, criticare l’autonomia differenziata e fare una vera e dura trattativa in Europa: questi sono i temi più immediati di un Movimento per l’Italia che se non troverà spazio nella politica ufficiale si organizzerà nei prossimi mesi per dare voce a chi crede veramente nel cambiamento della nostra Nazione.”
Ecco chi partecipava al Forum
Al Forum parecipavano gli esponenti del Forum Massimo Arlechino, Nicola Colosimo, Marco Pelagatti, Bruno Esposito e Rosario Del Priore. Poi, i generali Bertolini e Tricarico, Franco Cardini e Adolfo Morganti di Identità Europea, professor Ugo Mattei promotore del referendum contro le armi in Ucraina, la studiosa iraniana Hanieh Tarkian, il vicedirettore di La Verità Francesco Borgonovo.
Presenti parlamentari ed ex parlamentari
Inoltre, il presidente Svimez Adriano Giannola, il presidente Luciano Barra Caracciolo, il filosofo Diego Fusaro, gli europarlamentari della Lega Antonio Rinaldi e Marco Zanni, gli esponenti del dissenso sulla pandemia come Alberto Donzelli e Giuseppe Tritto, il giornalista Massimo Magliaro, i professori universitari Eugenio D’Amico, Andrea Zhok e Simone Vieri, gli ex parlamentari Simone Pillon, Marcello Taglialatela, Fabio Granata e Fabrizio Di Stefano.
Voterebbe un partito guidato da Almanno il 10% degli elettori
Infine, una sorpresa: prenderebbe in considerazione di votare per un nuovo soggetto politico guidato da Gianni Alemanno il 10% degli intervistati dall’Istituto demoscopico Noto per un sondaggio appositamente commissionato e illustrato a Orvieto ’23 – il Forum dell’Indipendenza italiana. La percentuale maggiore di chi lo voterebbe, si registra tra gli elettori della Lega (27%), di ‘altri partiti’ (24%) e Fi (22%), e c’è anche un 8% tra gli elettori del M5S e di Azione e Italia Viva (più del 7% registrato tra gli elettori di FdI).