Al Municipio XIV le sorelle dei consiglieri Pd vincono il bando: FdI lo fa ritirare subito

Vince l’associazione delle sorelle dei consiglieri Pd
Ecco la storia poco edificante. I consiglieri di FdI Stefano Oddo (Municipio XIV) e Stefano Erbaggi hanno denunciato una vicenda che sembra una parentopoli nel Pd romano. Nel Municipio XIV (Balduina-Monte Mario) il bando Lazio Aggrega per costituire nei municipi nuovi centri giovanili se l’è aggiudicato un’associazione di cui fanno parte le sorelle di due consiglieri dem. Uno del Pd, Alessandro Porra, e l’altra, Elisa Sessa, della Lista Gualtieri. Quest’ultima è la referente del progetto sul nuovo centro giovanile. Il bando è del valore di 100mila euro. In Municipio arrivano 5 proposte per il bando Lazio Aggrega. La commissione Politiche giovanili, di cui Porra e Sessa fanno parte, partecipa alla discussione sull’atto di indirizzo del bando. Poi la commissione giudicatrice sceglie in prima battuta l’associazione Fuori contesto.
Misteriosa rinuncia della vincitrice originaria del bando
Però quest’ultima però pochi giorni dopo rinuncia con una lettera, e non si sa il perché. I consiglieri di Fdi a questo punto vogliono vederci chiaro e fanno un accesso agli atti. Immediatamente il bando viene, dopo la rinuncia di Fuori contesto, assegnato alla seconda arrivata, l’associazione Lhub35, formata da quattro ragazze. Due sono appunto sorelle dei consiglieri Pd. A questo punto però la direttrice del Municipio, constatati i legami di parentela, ritira in autotutela l’assegnazione del bando. Una vicenda assai imbarazzante. “Come Fratelli d’Italia – sottolinea Erbaggi unitamente ai consiglieri FdI del XIV Municipio Oddo, Naso, Torresi e Mariani – “abbiamo eseguito alcuni accesso agli atti dai quali abbiamo appreso delle informazioni che abbiamo voluto condividere in aula che comprovano la presenza di questi legami.

Oddo ed Erbaggi raccontano la vicenda
Teniamo a precisare che, dicono, in aggiunta a quanto detto, le imprese e le associazioni nel presentare domanda per l’accesso a fondi di un bando vengono accompagnate da un’autocertificazione nella quale si dichiara di non avere alcun tipo di parentela o legame con personale assunto all’interno della Pubblica amministrazione”. “Siamo rimasti basiti da quanto letto nei documenti e ci auguriamo che l’Anac possa preso fare luce sulla situazione, fornendo ai cittadini un quadro reale di una situazione che, ad oggi, pare abbia più ombre che luci”, concludono i consiglieri di FdI.