Al via il cantiere in Via Aurelia Antica: come cambia la viabilità

Al via i lavori per la realizzazione dei nuovi marciapiedi lungo via Aurelia Antica.
Con un costo di 930 mila euro che rientrano nell’ambito del più ampio appalto giubilare, l’intervento rinnoverà il passaggio pedonale tra via Leone XIII e il civico 162 in corrispondenza dell’ingresso al parco di Villa Doria Pamphili.
Disagi per la viabilità
Non mancano, anche in questo caso, i disagi per gli automobilisti a causa del cantiere.
Tra via Villa Betania fino all’intersezione con Via delle Fornaci è imposto il senso unico di marcia in direzione centro. Inoltre, è istituito il divieto di transito per autobus e autocarri fino a 3,5T all’intersezione con via Aurelia antica.
I mezzi pesanti proveniente da piazzale Aurelio, dovranno deviare su via di San Pancrazio direzione via Fonteiana.

I lavori termineranno a settembre
Per chi vive in zona, bisognerà avere pazienza fino a settembre. Secondo il calendario i lavori proseguiranno nelle prossime settimane e si dovrebbero concludere entro l’inizio delle scuole. Il cantiere subirà una pausa solo a cavallo di ferragosto.
L’intervento, curato dal dipartimento Lavori pubblici di Roma Capitale, “ha un’importanza strategica ed è stato fortemente voluto dal Sindaco Gualtieri per migliorare le condizioni di sicurezza e accessibilità per i tanti pedoni e visitatori che ogni giorno frequentano Villa Doria Pamphilj” ha commentato l’assessora Ornella Segnalini.
Al di là dell’entusiasmo per il cantiere avviato, è doveroso fare qualche constatazione.
Il Giubileo è cominciato da sette mesi, ma i lavori arrancano. E mentre i romani fanno i conti con cantieri infiniti, disagi quotidiani e alberi piantati da poco ma già secchi, il Comune (e la PA) resta serenamente immune da ritardi, penali e rimproveri. Tanto a pagare, ancora una volta, sono solo i cittadini.
Secondo l’Osservatorio sui cantieri della Capitale, su 323 opere programmate per l’Anno Santo, solo 149 risultano terminate o “parzialmente concluse” (ma diciamolo: il termine è più ottimistico che realistico). Siamo fermi al 46% del totale.
111 cantieri ancora aperti, 61 mai nemmeno iniziati, e tantissimi interventi privi di una data ufficiale. In compenso ci sono reti arancioni, strade deviate, marciapiedi divelti, alberi rinsecchiti per mancanza d’acqua e – ovviamente – zero responsabilità per chi doveva vigilare.