Albanesi violentano minorenne dopo una notte in discoteca: per loro solo arresti domiciliari

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Con l’accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza minorenne, due cittadini albanesi, di 22 e 32 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato. Eseguita una misura cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Siena. Dalle indagini svolte è emerso che, dopo una notte trascorsa in un noto locale della Valdelsa, tra consumo di droga e alcool, approfittando del suo stato di ubriachezza, un ragazza avrebbe subito violenza sessuale all’interno di un’auto, parcheggiata poco distante dall’ingresso del locale. La giovanissima, dopo la violenza subita, poi accompagnata dagli stessi aguzzini nei pressi della propria abitazione e lì lasciata in pessime condizioni psicofisiche.

Gli albanesi violentavano la ragazza approfittando dell’ubriachezza

Dopo la denuncia della ragazza al Commissariato di Poggibonsi, subito avviate le indagini, coordinate dal pubblico ministero presso il Tribunale di Siena, Le indagini conducevano all’identificazione dei due indagati. I due stranieri, dopo l’arresto, condotti al carcere di Santo Spirito di Siena. In attesa però degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, con l’applicazione del braccialetto elettronico. I poliziotti del Commissariato di Poggibonsi, con la collaborazione della Polizia Postale, della Squadra Mobile della Questura di Siena e delle Unità Cinofile di Firenze, hanno perquisito le abitazioni dei due albanesi. Cercando telefoni, vestiti indossati la notte dei fatti e possibili sostanze stupefacenti. Il cane poliziotto “Eviva” durante le operazioni ha rinvenuto anche piccole quantità di sostanza stupefacente nell’abitazione di uno dei due.

Meticolose indagini della polizia

L’emissione delle due misure, spiega una nota della Questura, è “conseguente alla meticolosa ricostruzione dei fatti. Avvenuta tramite l’attenta visualizzazione di oltre cento ore di filmati estrapolati dai vari circuiti di videosorveglianza della zona interessata. Le attività hanno impegnato giorno e notte gli uomini e le donne del Commissariato di Poggibonsi, per diversi giorni. Portando poi a individuare i due indagati e ricostruire i fatti”.