Alberghi, il settore è fermo. Gasparri: totale solidarietà agli albergatori
Gli alberghi sprofondano. La situazione del settore alberghiero è drammatica, il governo programmi subito la ripartenza. Così in una nota Confindustria Alberghi sulla scia dei dati Istat che indicato un crollo del comparto. “Noi siamo pronti, il settore è in grado di fornire tutte le garanzie in termini di sicurezza e capacità di fare come ha ampiamente dimostrato anche nei momenti più bui della pandemia. Ha fatto investimenti importanti per essere pronto ad accogliere in sicurezza gli ospiti.
Gli alberghi non resisteranno allo shock
Al Governo chiediamo una road map per la ripartenza ed un tavolo per le misure di supporto al settore che stiamo chiedendo da mesi”, sottolinea Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. “Misure ad hoc, che permettano alle aziende alberghiere italiane, grandi e piccole, di resistere al terribile shock di questi mesi e riuscire a superare questa crisi. Il settore alberghiero è a rischio. L’Italia non può permettersi di perderlo”, aggiunge.
Nel settore lavorano oltre 180mila addetti
Dal rapporto Istat “emerge, in tutta la sua drammaticità, la crisi di questo settore e in particolare del sistema alberghiero italiano” si legge nella nota. “La realtà è sotto gli occhi di tutti: l’attività alberghiera è ancora ferma”, sottolinea Confindustria Alberghi. “Un vero shock pandemico, come lo stesso Istat lo definisce, che mette a rischio imprese e lavoratori che nel settore alberghiero sono oltre 180.000. E’ necessario ripartire, programmare da subito i prossimi mesi , anche per contrastare la concorrenza internazionale che sta sottraendo potenziale al nostro Paese”.
Le prenotazioni negli alberghi si sono fermate
La proroga delle restrizioni ha avuto un effetto anche sulla stagione estiva 2021. “Le prenotazioni, che pure avevano dato qualche segnale di vitalità ad inizio anno, si sono completamente bloccate”. Lo si legge nel documento presentato da Assoturismo Confesercenti in una audizione al Senato. “Nonostante il 44% degli italiani voglia organizzare una vacanza per questa estate, solo il 5% dichiara di aver già prenotato. A questo si aggiunge un ulteriore 17%, circa 6 milioni di persone, che vorrebbe prenotare ma aspetta di capire l’evoluzione della situazione”.
Gasparri: sacrosanta la protesta degli albergatori
Sulla crisi degli alberghi interviene anche il senatore Maurizio Gasparri. “Sacrosanta la protesta degli albergatori ulteriormente penalizzati dalla Raggi che pretenderebbe da loro il pagamento anticipato della tassa di soggiorno. Invece di rendersi conto dello stato di profonda crisi in cui l’epidemia ha fatto precipitare le strutture ricettive, la Raggi pretende da loro altri soldi. Siamo davvero all’incredibile. Così come il sindaco si dimostra irresponsabile e arrogante imponendo la chiusura della Ztl, nonostante il voto contrario a questa decisione dell’assemblea capitolina.
La Raggi pretende il pagamento anticipato della tassa di soggiorno
E alla situazione di difficoltà di commercianti e residenti del centro storico, ai quali peraltro non ha neanche risarcito il costo, già pagato, per l’accesso alla Ztl nei periodi in cui è stata aperta a tutti”. “Questa fase conclusiva del Campidoglio – aggiunge – dimostra una volta di più che quella grillina è stata la peggiore gestione della Capitale di tutta la storia. Liberarsi da questa gente è doveroso. Hanno pienamente ragione gli albergatori e sosterremo tutti i loro ricorsi e le loro proteste”.