L’alcoltest non serve più, la Cassazione: ‘Bastano alito ed elementi obiettivi’

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L’alcoltest non serve più: l’odore dell’alcol, le testimonianze degli agenti, l’incapacità di chi è alla guida di rispondere alle domande, basteranno questi elementi per provare lo stato di ebbrezza di un automobilista, a stabilirlo è la Corte di Cassazione.

L’alcoltest non basta a verificare il tasso alcolemico

Per verificare l’ubriachezza, secondo quanto spiegato dai giudici, bastano elementi «obiettivi e sintomatici» e, quindi, non servirebbe più l’alcoltest a verificare che il tasso alcolemico superi la soglia consentita di 1.5. La Cassazione, respingendo il ricorso di un automobilista di Brescia, spiega che “poiché l’esame strumentale non costituisce una prova legale, l’accertamento della concentrazione alcolica può avvenire in base ad elementi sintomatici per tutte le ipotesi di reato previste dall’articolo 186 del Codice della strada e qualora vengano oltrepassate le soglie superiori la decisione deve essere sorretta da congrua motivazione“.

Le testimonianze degli agenti elementi di prova

Per i giudici le testimonianze diventano inoltre degli elementi di prova: “Ne consegue pertanto che, in assenza di un espletamento di un valido esame alcolimetrico, il giudice di merito può trarre il proprio convincimento in ordine alla sussistenza dello stato di ebbrezza di adeguati elementi obiettivi e sintomatici, che nel caso in esame i giudici di merito hanno congruamente individuato in aspetti quali lo stato comatoso e di alterazione manifestato dall’imputato alla vista degli operanti, certamente riconducibile ad un uso assai elevato di bevande alcoliche, certamente superiore alla soglia di 1.50″.

L’etilometro, la sua storia

86 anni fa faceva il debutto il primo alcoltest della storia. Era la notte di San Silvestro del 1938 quando i poliziotti di Indianapolis inaugurarono il dispositivo per misurare la quantità di etanolo presente nel sangue degli automobilisti in giro per i festeggiamenti di rito. Il drunkometer, come riporta la rivista specializzata in tecnologia “Wired”, venne inventato da Rolla N. Harger, un biochimico della Indiana University nel 1931.
Harger brevettò il dispositivo nel 1936 e contribuì al disegno di legge che avrebbe consentito alla polizia di usarlo. Fino ad allora il livello di alcol si determinava attraverso un’analisi del sangue o delle urine. In entrambi i casi, però, i risultati non erano disponibili in tempo reale. 

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