Aldo Cazzullo cavalca il business anti-fascista: tour teatrale con “Il Duce delinquente”

Aldo Cazzullo

Nato parallelamente al libro ‘Mussolini il Capobanda’, lo spettacolo teatrale ‘Il Duce Delinquente’ di Aldo Cazzullo è pronto ad arrivare nei teatri, cavalcando il mercato editoriale e culturale dell’antifascismo, particolarmente fruttuoso in campagna elettorale.

Dopo le anteprime di questa estate. Il 24 ottobre sarà al Teatro Carcano di Milano, il 25 al Teatro Sociale di Alba, il 26 a Castenedolo (Brescia), il 27 alla Sala Borsa di Bologna, il 28 ottobre, nel giorno del centesimo anniversario della Marcia su Roma, al Teatro India di Roma, il 31 ottobre a Torino, il primo novembre a Verbania e il 5 a Napoli. Per poi proseguire in altre città nel 2023.

In scena Cazzullo ricostruisce la storia, raccontando “fatti, crimini e tradimenti” di Mussolini. “Con me sul palco c’è Moni Ovadia – racconta Cazzullo – che legge i discorsi del Dice ma anche le lettere delle sue vittime e articoli dei giornali dell’epoca intrisi di propaganda. A scandire un po’ la storia c’è la triste vicenda di Ida Dalser e di Benitino, fatti morire in manicomio. Ovadia, oltre a leggere testi, canta: sia le canzoni del regime come ‘Giovinezza’ e ‘Faccetta nera’ sia le canzoni dell’epoca come ‘Pippo non lo sa’, ‘Abat-jour’ e ‘Parlami d’amore Mariù’, accompagnato al piano e al violoncello da Giovanna Famulari. Cerchiamo insomma di ricreare il clima dell’epoca”, spiega il giornalista autore.

A chi gli chiede se gli abbiano creato più nemici il libro e lo spettacolo su Mussolini o l’intervista fatta per il ‘Corriere della Sera a Francesco Totti, Cazzullo conclude: “Direi l’operazione Mussolini, perché vengo coperto di insulti sui social. Al confronto le reazioni all’intervista a Totti sono carezze”.