Alessia Morani bella e impossibile. Almeno per i bigotti maschilisti del Pd

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E poi il Pd si lamenta se perde un punto a settimana. Quando ci saranno le elezioni per il nuovo segretario – se mai ci saranno – sarà quasi estinto. Sentite il caso capitato di fresco (come dice Giusti) alla povera ma bellissima Alessia Morani, deputata per due legislature del Pd e sottosegretario del governo Conte II (è anche avvocato matrimonialista). Alessia Morani ha pubblicato sui social una sua foto nel giorno del compleanno, il 3 gennaio, elegante ma sobria, per condividere un momento della sua vita. Non è a forse questo che servono i social? Mal gliene incolse, perché la sua foto, in cui davvero non c’è niente di strano, è stata giudicata “inappropriata” da quale solone del Pd, che ha dato il via a un fastidioso quanto squallido dibattito. In primo luogo, perché mette in discussione la libertà: non delle donne, ma di tutti. Lo rilancia in un tweet Hoara Borselli, dandole la solidarietà incondizionata.

Quelle ad Alessia Morani ricordano le critiche alla Boschi

Ricorda un po’ le stupide e forse invidiose critiche che l’altrettanto bellissima Maria Elena Boschi ricevette  per essersi messa – pensate un po’! – in bikini una volta. Ma a noi che abbiamo superato una certa età vengono alle mente anche le feroci e sottaciute, quanto ipocrite, critiche a Nilde Iotti, che con il suo amante Togliatti andava anche a Mosca da Stalin. Lo sappiamo tutti che il Pci era un partito moralista e bacchettone, e altrettanto ipocrita. Era la faccia speculare del cristianesimo bigotto. I militanti del Pci non potevano essere omosessuali, non potevano avere amanti, non potevano vestirsi in modo provocante e le donne dovevano stare al loro posto. Una dittatura nella dittatura che a loro sarebbe piaciuto imporre all’Italia. Ma non ci sono mai riusciti. I veri piccoli borghesi sono sempre stati quelli di sinistra.

Ecco la differenza tra destra e sinistra

Tornando alla Morani, che è veramente una donna di grande fascino, ammesso che questo abbia importanza, quello che stupisce è che i dirigenti del suo partito, maschi e femmine, non le abbino dato la solidarietà, salvo pochissime – forse una o due – eccezioni. Come ha detto la stessa Morani, in interviste seguite a questa ridicola bufera, la destra su questo ci dà lezioni. E’ vero, ma le dava anche prima. Nel Msi o in Alleanza nazionale e tantomeno in Fratelli d’Italia, nessuno ha mai non solo criticato, ma neanche fatto caso a come una donna – o un uomo – si vestiva o come si comportava nella sua vita privata. Se uno era omosessuale la cosa non aveva e non ha importanza per nessuno, nel nome della “brotherhood” ideale. Ecco la differenza vera tra destra e sinistra: la prima è libera, la seconda non lo è mai stata. E lo dimostra.