Alla fine Elly Schlein è andata ad Atreju, anzi no: ma non sa che si è persa…

schlein atreju

C’era o non c’era? Oggi all’inaugurazione di Atreju la si poteva vedere a grandezza naturale, ma purtroppo era solo un’immagine di cartone, sia pure sorridente. Ma Elly Schlein, che a Castel Sant’Angelo non ci è proprio voluta andare, è stata fedelmente riprodotta dai ragazzi di Gioventù nazionale in una sagoma di cartone a colori, per cui le migliaia di visitatori della kermesse la hanno potuta ammirare lo stesso. Una trovata che è molto piaciuta al pubblico, anche considerando che altri esponenti della sinistra italiana hanno accettato l’invito al confronto di Fratelli d’Italia, primo tra tutti il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e Matteo Renzi, per citarne solo alcuni. Pazienza, ma chi ci ha perso, come al solito, è stata certamente lei.

Atreju spiegò le vele nel 1998, e non si è ancora fermato

Atreju è alla sua 24ma edizione, iniziò infatti nel 1998, animato da un manipolo di volenterosi che sfidavani il Nulla, come il cavaliere della Storia Infinita da cui prende il nome. La festa di Atreju è cresciuto ma lo spirito è sempre quello: voglia di confronto, stand librari, convegni, dibattiti, centinaia di militanti colontari al lavoro da giorno per allestire lo spettacolo, che oggi si chiama Orgoglio Italiano. E mai slogan poteva essere più appropriato per una festa politica sì ma soprattutto di comunità e di identità: e di orgolio per Giorgia Meloni e per tutto il partiti, che dopo acer attraversato il deserto del 2 per cento, è arrivato a superare il 30 per cento dei consensi e a diventare il primo partito italiano. C’è davvero di che esserne orgogliosi.

Il nastro tagliato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani

Come sottolinea il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani inaugurando la festa nella sala Enrico Mattei, “eravano quattro amici al bar e abbiamo portato la nostra leader a essere la prima donna premier nella storia di questa nazione. Altri lo dicevano, ne discutevano, ma noi lo abbiamo fatto”. “Quanta luce c’è qui e quanto buio fuori di qui”, dice  Paolo Trancassini, riferendosi all’oltraggio notturno alla  sede di Fratelli d’Italia a Rieti e a quello della storica sede della Garbatella a Roma, insultata dai soliti antifà con i loro slogan violenti e intolleranti..

La festa si chiuderà domenica con l’intervento del premier Giorgia Meloni

Si comincia alle 14 e a tagliare il nastro, oltre al senatore ex sindaco di Leonessa, tra gli altri il senatore Marco Silvestroni, presidente della federazione provinciale di Roma, il deputato Francesco Filini  e il segretario di Gioventù nazionale romano, Francesco Todde, coordinati dal giornalista Rai Paolo Corsini. La festa si chiuderà domenica mattina con l’intervento di Giorgia Meloni, dopo i moltissimi ospiti di sabato tra i quali il premier inglese Sunak e il segretario di Italia Viva Matteo Renzi. Tutto sotto lo sguardo sorridente ma un po’ statico di Elly Schlein.