Alla Roma si tagliano lo stipendio. Ma parte la cassa integrazione

Sembra che in casa Roma si sia trovato un accordo per la riduzione dello stipendio dei calciatori. Una priorità per il club giallorosso e per il Ceo Fienga, visto che con il campionato e le coppe ferme incassi e diritti Tv sono sostanzialmente azzerati. E che anche la trattativa con Dan Friedkin sembra essersi notevolmente raffreddata. Così i debiti del club di Trigoria sono rimasti sulle spalle di James Pallotta, almeno per ora. E la situazione finanziaria della Roma stando all’ultimo bilancio approvato non sembra affatto florida. Da qui la necessità di operare dei risparmi di cassa, e di farlo anche in fretta. Per scongiurare guai peggiori. Ecco allora la proposta del taglio degli stipendi per i calciatori. Che però il club non ha voluto imporre, preferendo trovare un accordo con i giocatori maggiormente rappresentativi. Quelli che tengono in mano lo spogliatoio. E la fumata bianca ora sembra essere arrivata.

 

Per la Roma taglio dello stipendio e cassa integrazione

Il calcio è fermo e lo sarà per un po’ di tempo. E i club devono fare i conti con bilanci spesso in rosso. E con il sostanziale azzeramento degli incassi da botteghino e dei diritti televisivi. Così molte società hanno cercato un confronto con i calciatori per cercare di ridurre il monte ingaggi. E mettere in sicurezza i bilanci. La Roma non è sfuggita a questa esigenza, e il Ceo del club di Trigoria Guido Fienga ne ha parlato con i tesserati più rappresentativi del club. Per portare avanti le trattative sono stati scelti Edin Dzeko, Kolarov e Lorenzo Pellegrini. E ora sembra che per tutte le parti in gioco sia arrivata la fumata bianca. I calciatori proporranno alla Roma di ridursi dell’80% lo stipendio di marzo. E poi di spalmare i soldi di aprile, maggio e giugno sui successivi anni di contratto. Per non appesantire i conti del club in questo momento, puntando sulla ripresa delle attività sportive in un futuro non tropppo lontano. Adesso la proposta sarà girata dai rappresentanti dei calciatori alla società e vedremo. Intanto però la Roma ha dovuto mettere in cassa integrazione una parte dei dipendenti. Si tratta di amministrativi, responsabili di marketing e ticketing e del marchio Roma cares. Con la promessa di riprendere tutti appena il campionato ripartirà. Speriamo che sia così.

https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Roma/09-04-2020/coronavirus-roma-intesa-vicina-riduzione-stipendi-marzo-taglio-dell-80percento-37077946706.shtml

 

Lazio, Lotito sogna di ripartire e non tocca gli ingaggi

Sul fronte Lazio il presidente Claudio Lotito sogna ancora una ripartenza in tempi brevi. Proprio in queste ore è prevista una riunione ai massimi livelli tra Federcalcio, Associazione calciatori e Assoarbitri. Gravina, Damiano Tommasi e Nicchi dovranno trovare un’intesa per capire come andare avanti. Nel comune interesse di salvare il calcio italiano. Chiaro che nessuno vuole rischiare l’incolumità di atleti, allenatori e arbitri. Oltre di tutte le altre persone che ruotano attorno al pallone. Nelle ultime ore si starebbe facendo strada l’idea si ripartire comunque a porte chiuse. E di programmare maxi ritiri blindati per i calciatori, una sorta di quarantena da passare nei centri sportivi dei club. Per giocare comunque le dodici partite rimaste. Alla Lazio l’ipotesi andrebbe bene, e forse anche per questo Lotito non ha ancora aperto con i suoi giocatori il tema riduzione degli stipendi. Così come il numero uno biancoceleste ha imposto ai suoi stranieri di restare a Roma anche in questo momento difficilissimo. Per essere tutti pronti a ripartire appena possibile. Più in forma e concentrati degli altri. Con un unico obiettivo. Portare alla Lazio dopo vent’anni lo scudetto tricolore di Campioni d’Italia.

https://www.lalaziosiamonoi.it/in-evidenza/lazio-sugli-stipendi-lotito-aspetta-vorrebbe-evitare-i. taglio-121410