Allagamenti senza precedenti a Roma: dossier allarmante sulle bombe d’acqua

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A Roma dal 2010 a ottobre 2020 si sono verificati 47 eventi estremi, 28 dei quali riguardanti allagamenti in seguito alle piogge intense. Un “caso clamoroso” secondo il rapporto CittàClima 2020 presentato oggi. Una statistica inquietantw, che accende i riflettori sugli impatti dei cambiamenti climatici sulle aree urbanizzate della Penisola. In particolare, le più popolose e spesso sprovviste di una corretta pianificazione territoriale.

A Roma 28 allagamenti da piogge estreme (negli ultimi 10 anni)

Non solo Roma. Altro caso importante è quello di Bari dove gli eventi estremi sono stati 41, soprattutto allagamenti da piogge intense (20) e trombe d’aria (18). Segue quindi Agrigento. La città siciliana ha registrato 31 eventi legati ad allagamenti (in 15 casi) e danni alle infrastrutture (in 7 casi) come per i danni da trombe d’aria. Da segnalare anche Milano, con 29 eventi in totale, dove si contano almeno 20 esondazioni dei fiumi Seveso e Lambro.

Il Rapporto CittàClima 2020 “Il clima è già cambiato”, presentato oggi da Legambiente, è stato redatto con il contributo di Unipol, la collaborazione scientifica di Enel Foundation e con la collaborazione di Ispra, Legambiente Emilia-Romagna e decine di circoli locali.

Solo quest’anno, da inizio 2020 a fine ottobre, in Italia si sono verificati 86 casi di allagamento da piogge intense e 72 casi di trombe d’aria, in forte aumento rispetto ai 54 casi dell’intero 2019 e ai 41 registrati nel 2018. Ancora, 15 esondazioni fluviali, 13 casi di danni alle infrastrutture, 12 casi di danni da siccità prolungata, 9 frane da piogge intense.

Proprio gli allagamenti, non solo a Roma, sono il fenomeno più allarmante. Tra i fenomeni estremi a maggiore intensità, anche quelli alluvionali, con quantitativi d’acqua che normalmente cadrebbero in diversi mesi o in un anno e che invece si riversano nelle strade in poche ore, seguiti sempre più spesso da lunghi periodi di siccità.

Secondo il Climate Risk Index di Germanwatch, tra il 1999 e il 2018 l’Italia ha registrato complessivamente 19.947 morti riconducibili agli eventi meteorologici estremi e perdite economiche quantificate in 32,92 miliardi di dollari. E a pagare le conseguenze maggiori, ancora una volta, saranno i più poveri, nel Belpaese come nel resto del mondo.