Allarme botulino a Roma, blitz dei Nas: al setaccio bar e ristoranti di Ostia, Nettuno e Fiumicino

Carabinieri Nas al lavoro tra Ostia, Fiumicino e Nettuno

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Bar, ristoranti e stabilimenti balneari di Ostia, Nettuno e Fiumicino sono finiti sotto la lente dei carabinieri del Nas di Roma. Dopo i recenti casi di botulino registrati in Sardegna e in Calabria, i militari hanno intensificato le ispezioni nelle cucine dei lidi e nei punti di ristoro lungo la costa laziale, nell’ambito della campagna di prevenzione “Estate tranquilla 2025”.

L’obiettivo: ridurre i rischi di nuove intossicazioni alimentari e garantire maggiore sicurezza ai bagnanti che ogni estate affollano le spiagge del litorale. La notizia è stata riportata dal quotidiano La Repubblica.

Un bilancio preoccupante, allarme botulino anche a Roma e nel Lazio

Il risultato dei controlli sarebbe allarmante: uno stabilimento su due non sarebbe in regola. Su 20 lidi ispezionati, più della metà ha mostrato gravi irregolarità, soprattutto legate alla conservazione degli alimenti e alla mancanza di requisiti igienico-sanitari nei laboratori.

Nei casi peggiori, i carabinieri hanno riscontrato cibi in cattivo stato e cucine improvvisate, inadatte a gestire la preparazione di pasti destinati ai bagnanti.

Sequestri e sanzioni per prevenire il botulino

L’attività dei Nas ha portato al sequestro di alimenti per un valore complessivo di circa mezzo milione di euro. Contestualmente sono state elevate multe per settemila euro. I militari hanno inoltre prelevato campioni di conserve e materie prime sospette, che verranno analizzate nei laboratori specializzati per individuare eventuali tracce di tossine pericolose.

Anche i food truck sotto accusa

I controlli non si sono limitati agli stabilimenti balneari. Particolare attenzione è stata rivolta anche ai camioncini adibiti alla ristorazione veloce. Su 30 food truck passati al setaccio, la metà è risultata non conforme dal punto di vista igienico.

Nei panini e nelle salse utilizzate, i Nas hanno individuato potenziali rischi legati soprattutto alle conserve sott’olio e sott’aceto, ambienti ideali per la proliferazione del botulino. Sono state elevate 20 multe, per un totale di circa diecimila euro.

Ispezioni anche in montagna

L’attività di prevenzione non ha riguardato soltanto la costa. I Nas di Roma hanno esteso i controlli fino al monte Livata, verificando la sicurezza alimentare nelle cucine dei rifugi alpini. Anche qui non sono mancate le irregolarità, con sanzioni a carico dei gestori che non rispettavano le norme di tracciabilità e conservazione dei prodotti.

La situazione sulla costa pontina

Parallelamente, i carabinieri del Nas di Latina hanno effettuato verifiche lungo la costa pontina, con un bilancio ancora più pesante. Sono stati sequestrati oltre mille chili di alimenti in cattivo stato e più di mille confezioni di conserve sospette. Nel dettaglio, in un campeggio di Fondi sono stati trovati 15 chili di cibi privi di tracciabilità, con una multa di 2mila euro ai gestori.

Conserve a rischio contaminazione

A Priverno, gli ispettori hanno sequestrato 750 barattoli di conserve vegetali potenzialmente pericolose, mentre a Gaeta sono stati individuati 40 chili di alimenti senza certificazione di origine. Anche Ventotene, già nei giorni scorsi, era stata teatro di un’operazione simile: lì i carabinieri avevano intercettato 180 barattoli di conserve non conformi, pronti per essere immessi sul mercato.

Un’estate sotto stretta sorveglianza

Il quadro emerso dalle ispezioni mostra una situazione critica, con metà degli stabilimenti e dei punti di ristoro non conformi alle normative. Le autorità hanno ribadito che i controlli proseguiranno lungo tutta la stagione estiva, con l’obiettivo di ridurre al minimo i rischi di contaminazioni alimentari e tutelare la salute pubblica.