Allarme dell’Ordine dei Medici di Roma: “Non facciamoci più trovare impreparati”

L’Ordine dei Medici di Roma lancia l’allarme. “Siamo molto preoccupati per l’aumento dei casi di Covid in terapia intensiva e per quello dei ricoveri a Roma e nel Lazio”. Sono i timori di Antonio Magi, presidente dell’Ordine del medici di Roma e provincia, per la crescita dei casi di contagio nella capitale e dell’incremento del numero dei ricoveri nei reparti Covid – passati dai 238 del 28 agosto ai 482 di ieri – e di quelli in terapia intensiva. “A Roma – ricorda Magi all’Adnkronos Salute – siamo stati per lungo tempo con circa sei persone in terapia intensiva (fino al 28 agosto ndr) adesso, secondo i dati di ieri, siamo a 31. Questo è un indice importante di quanto sta accadendo al momento. E non può non preoccuparci”.
I medici: pronti ad affrontare una seconda ondata
Anche se rispetto al passato “gli ospedali sono pronti e attrezzati e non si faranno cogliere impreparati”. In questi mesi, dice Magi, “si è fatto tutto quello che era necessario per affrontare una eventuale seconda ondata, la Regione ha fatto molto. Siamo pronti, non sarà come prima. La lezione dei mesi drammatici le abbiamo apprese”. La preoccupazione per la salute dei pazienti, però, resta “perché nonostante oggi conosciamo di più del virus e siamo in grado di ridurre il numero di persone che vanno in terapia intensiva, stanno aumentando comunque i casi per i quali non si riesce ad evitare l’aggravamento. Il virus è un nemico meno misterioso ma comunque ancora in larga parte sconosciuto”.

Non manchino stavolta i dispositivi di protezione
Magi prosegue. “Non si può ripetere il dramma della prima fase della pandemia. Non devono mancare i dispositivi di protezione individuale per i medici. Questa volta siano disponibili, immediatamente, da subito. Dobbiamo salvaguardare la salute dei camici bianchi e quella dei pazienti che vanno a farsi visitare. Nel pieno della pandemia – ha spiegato Magi – la mancanza di dispositivi non solo ha fatto ammalare, e purtroppo anche morire, gli operatori sanitari, ma ha agevolato la diffusione del virus. In lockdown, inoltre, abbiamo anche dovuto trascurare gli altri malati. Questo non deve più accadere. Avere i dispositivi significa non abbandonarli”.
I medici: Vaccinarsi contro l’influenza stagionale
Magi si dice fiducioso che “la Regione abbia operato affinché tutti i sanitari, anche a fronte di un ulteriore aumento dei casi, abbiano garantiti i dispositivi di protezione. Il mio è un appello a vigilare per essere sicuri di avere quanto serve. La situazione attuale ci permette di essere abbastanza tranquilli anche per fare, nel caso, le scorte. Durante la guerra, infatti, c’è il mercato nero, e abbiamo già vissuto questa fase. Meglio essere previdenti nell’approvvigionamento”. Il presidente dell’Ordine dei Medici poi rivolge un appello. “Quest’anno è indispensabile vaccinarsi contro l’influenza stagionale. C’è un po’ di preoccupazione per possibili ritardi nell’arrivo del vaccino ma sono fiducioso. Speriamo di poter cominciare al più presto la campagna vaccinale”.
Il Covid più aggressivo con l’influenza
Appello ai cittadini perché si immunizzino contro il virus influenzale, “fondamentale nella fase di convivenza con la pandemia. Speriamo – aggiunge Magi – tutto sia pronto in tempo e la distribuzione avvenga rapidamente, perché bisogna cominciare da subito. Già si sono abbassate le temperature e questo agevola la circolazione dei virus”. Vaccinarsi è fondamentale, ricorda il presidente dei medici romani, perché permette di “distinguere l’influenza dalla Covid. In questo modo è possibile, nell’immediato, poter intervenire, perché è nei primi giorni che le terapie contro il coronavirus hanno successo. Inoltre se un paziente ha l’influenza e poi si ammala anche di Covid la malattia diventa più aggressiva, perché le difese immunitarie sono già messe alla prova”.