Allarme energia, il governo si rende conto di essere ancora in carica e si sveglia…

Il governo si rende conto di essere ancora in carica e si sveglia. A quanto si apprende, infatti, domani mattina si terrà una riunione a Palazzo Chigi per fare il punto sul dossier energia e sulle misure da mettere in campo per fronteggiare i rincari delle bollette. Alla riunione, viene riferito, non dovrebbe prendere parte il premier Mario Draghi. Tuttavia ci saranno il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, i ministri Daniele Franco e Roberto Cingolani, ovvero quelli più coinvolti nel dossier. Intanto oggi a Palazzo Chigi – dove sono al lavoro sia il premier che Garofol i- si susseguono riunioni tecniche sull’emergenza energetica.
Il governo Draghi semba aver tirato i remi in barca
“Sicuramente il presidente Draghi non demorde rispetto alla richiesta con forza all’Europa di un tetto europeo al prezzo del gas. Elemento di svolta e indispensabile per far fronte al caro prezzi. Quindi sicuramente un cdm ci sarà e il ministro Cingolani e il presidente Draghi non hanno mai smesso durante l’estate a lavorare a questo dossier”. Così aveva detto il precedenza il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini. Quanto a una possibile data, Gelmini ha precisato: “Lo stiamo decidendo, non mi sembra corretto fare annunci, c’è sicuramente un grande lavoro ed è prossimo un Consiglio dei ministri. Se non questa settimana la prossima, si sta decidendo la data”. Insomma, un governo ormai in disarmo e anche diviso più che mai.

I consumatori: stangata per le famiglie anche se il governo congela tutto
“Anche se il Governo, con un nuovo Dl Aiuti, congelasse gli aumenti di luce e gas, ci sarebbe comunque una stangata per le bollette delle famiglie”. E’ quanto emerge da uno studio dell’Unione Nazionale Consumatori, secondo il quale, anche se a ottobre 2022 i prezzi del mercato tutelato restassero quelli attuali, ossia quelli del terzo trimestre 2022, una famiglia tipo pagherebbe la luce il 39,8% rispetto al quarto trimestre 2021, mentre il gas costerebbero il 27,6% in più. Secondo lo studio dell’associazione, infatti, la bolletta della luce del quarto trimestre 2022 salirebbe, per una famiglia tipo, di 80 euro nel confronto con il corrispondente periodo dello scorso anno, passando da 200 a 280 euro.
Il governo deve fare una manovra di bilancio per ridurre i prezzi dell’energia e rinviare le scadenze
Per il gas, invece, la bolletta passerebbe da 461 a 588 euro, con un rialzo pari a 127 euro. Una mazzata trimestrale complessiva pari a 207 euro. Su base annua, anche se immaginassimo prezzi fermi per tutto l’anno, una famiglia tipo avrebbe una spesa complessiva pari a 2852 euro, 1121 euro per la luce e 1731 per il gas. “Insomma il Governo deve fare due cose urgenti: una manovra di bilancio per ridurre i prezzi dell’energia. E poi rinviare la scadenza del mercato tutelato del gas prevista per il 1° gennaio 2023. Allineandola quindi, come chiede Arera, a quella della luce, programmata invece per il 10 gennaio 2024” sottolinea Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori