Allarme racket a Boccea: incendiato il ristorante Portobello, sfiorata la strage

ristorante portobello

Hanno dato fuoco alla sala banchetti in due, mentre il proprietario e altri dipendenti erano in cucina. Al ristorante Portobello di via Selva Candida una strage sfiorata, che ha indignato l’intero quartiere, ma che getta pesanti ombre su altri incendi avvenuti in passato nella stessa zona.

C’è la mano della criminalità organizzata? Il sospetto è pesante. La zona di Boccea Casalotti è punto nevralgico per grossi criminali. Non va dimenticato che a poche centinaia di metri da dove è stato appiccato l’incendio, venne catturato l’allora latitante Fabrizio Piscitelli, il capo ultras laziale e narcotrafficante noto come Diabolik, poi morto in un agguato. Nella zona, risiedono elementi di spicco del traffico di droga. Elementi che forse vogliono “allargare” il loro business criminale.

Che ci sia dietro l’ombra del racket, di una vera e propria mafia romana che impone il pizzo agli esercenti è molto più che un sospetto. Proprio il ristorante Portobello è uno dei più noti della zona ed è punto di riferimento per una clientela affezionata. La dinamica dell’incendio è stata tanto drammatica quanto concitata.

Da Eurospin al ristorante Portobello: c’è la stessa mano criminale?

Secondo le prime indagini della polizia, i malviventi dopo aver rotto il vetro di una finestra laterale, sono entrati e, dopo aver svuotato una tanica di benzina sui tavoli e sul bancone, hanno appiccato le fiamme. Arredi e suppellettili sono andati completamente distrutti. Il fumo ha saturato l’intera struttura e i titolari hanno rischiato di svenire per le esalazioni e di rimanere uccisi nel rogo. Leonardo Cecchetti, il proprietario, è stato ricoverato sotto choc.

Come riporta il quotidiano Leggo, nei giorni scorsi altri due incendi hanno distrutto un ristorante a Fiumicino, il “Blu Dolphin”, e il bar pasticceria “I Siciliani” di viale Giulio Agricola. In entrambi gli episodi si indaga nell’ambito del racket e delle estorsioni.

Senza dimenticare che, poco distante, 4 mesi fa, è andato completamente in fiamme un supermercato del gruppo Eurospin. Marchio di supermercati che, nella Capitale in poco tempo, ha subito una sequela singolare di roghi.

L’incendio del noto ristorante ha risvegliato dal suo letargo persino Virginia Raggi, che abita nello stesso quadrante. La sindaca ha quindi fatto una visita “di cortesia”, esprimendo la rituale “solidarietà”. Ormai per vederla in una periferia romana bisogna aspettare gravi fatti di cronaca o la campagna elettorale.