Allerta vento a Roma, Gualtieri chiude i cimiteri: “L’ultimo, imbarazzante capitolo del fallimento sulla cura della città”
Tutti i cimiteri capitolini chiusi per le prossime 24 ore a causa di “previsioni di forti raffiche di vento e possibili cadute di alberi e oggetti”. È scritto, nero su bianco, nell’ordinanza n. 143 del sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Certo, l’allerta meteo è reale, ma quando l’unico “rimedio” è la chiusura dei cimiteri, viene da chiedersi: quanto pesa l’incuria? Quanto è grave la manutenzione mancata nei luoghi dedicati al ricordo di chi non c’è più e alla memoria dei nostri cari?
Al Verano, così come al cimitero Flaminio, ci sono alberi che dovrebbero essere curati da anni, ma che restano pericolanti. E strutture si sgretolano. Ma qualcuno sembra aver pensato che un’ordinanza possa sostituire la programmazione.
L’immagine di Gualtieri… portata via dal vento
Roberto Gualtieri, che proprio nei giorni scorsi ha annunciato la sua ricandidatura come sindaco di Roma, in questi anni trascorsi come Primo Cittadino si è spesso fatto vedere sui social. Elmetto in testa, era in prima fila nei cantieri, ai tagli dei nastri, davanti a ipotetici cambiamenti della città. Che spesso si sono rivelati flop, come hanno denunciato i cittadini infuriati, che più di una volta sono addirittura sono scesi in strada a protestare contro alcune scelte dell’amministrazione. Ma possibile che, in questi anni, il sindaco non abbia mai fatto un giretto in uno dei cimiteri della Capitale? E che adesso cada non su una buccia di banana, ma trascinato dal vento di tramontana, che a Roma c’è sempre stato?
Una volta Antonello Venditti cantava che “i pini di Roma la vita non li spezza”. Adesso l’incuria li butta giù insieme ai platani. E, per evitare danni, si “previene” chiudendo tutto, pure i cimiteri. Un po’ come per le strade dissestate. Invece di asfaltarle a nuovo, si abbassa il limite di velocità a 30 all’ora. Così, se ti fai male, la colpa è la tua.
L’ira della Lega
Il fatto che dalle 12:00 di oggi i cancelli dei cimiteri siano chiusi non va giù neanche a Fabrizio Santori e Maurizio Politi, consiglieri capitolini della Lega, e Mauro Antonini, responsabile del Dipartimento attività produttive. “È inaccettabile che si arrivi alla chiusura totale dei cimiteri per la mancanza di interventi strutturali e di prevenzione”, tuonano. “Vogliamo capire che fine abbiano fatto i fondi destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria e perché Ama e Campidoglio continuino a rincorrere le emergenze invece di pianificare. Per quale motivo cittadini, familiari dei defunti e operatori non possono essere messi nelle condizioni di svolgere normalmente le proprie attività?”.
E poi l’accusa al sindaco. “È tempo che l’amministrazione comunale, e in particolare il sindaco Roberto Gualtieri, diano conto ai cittadini. In che modo vuole garantire i servizi essenziali?”.
Degrado nei cimiteri
E se la sicurezza urbana non è solo un hashtag sulle campagne elettorali, ma una responsabilità quotidiana, il problema non riguarda solo gli alberi pericolanti. Da anni gli utenti lamentano condizioni intollerabili in tutti i cimiteri della città. Al Cimitero Monumentale del Verano lapidi spezzate e alberi caduti sulle tombe. Va ancora peggio a Prima Porta, con erba alta che nasconde le tombe, lapidi che sprofondano, corridoi allagati e vialetti impraticabili.
La chiusura momentanea dei cimiteri per vento è il segnale di una scelta non fatta, di una responsabilità trascurata. Perché se ogni volta che ci sono raffiche di vento bisogna chiudere un luogo di visita e ricordo, allora quel luogo non era strutturalmente pronto. E una città che non cura neanche i propri defunti difficilmente cura i propri vivi…
