All’ultimo momento il “governo dei migliori” approva il dl Aiuti bis, superbonus compreso

edilizia nel lazio (2)

Con 182 voti favorevoli e 21 astenuti il Senato ha approvato il decreto legge Aiuti bis, che contiene tra l’altro le norme per superare le questioni legate all’applicazione del superbonus. Il testo passa ora all’esame della Camera. Il Senato aveva votato a favore dell’emendamento 33 bis al dl, sul superbonus 110%, su cui i gruppi hanno trovato l’intesa nelle Commissioni, dopo lo stallo degli scorsi giorni. L’emendamento unitario ha visto convergere tutte le forze della maggioranza e di Fdi. A favore 211 senatori, un astenuto. Questa mattina le commissioni congiunte Bilancio e Finanze di palazzo Madama avevano approvato all’unanimità il Decreto Aiuti bis. Il via libera è arrivato dopo che è stato raggiunto l’accordo tra Governo e maggioranza sui punti più controversi, a partire dalle questioni legate proprio al superbonus.

Ora il decreto Aiuti bis passa al vaglio della Camera

L’emendamento introdotto dal Governo prevede che la responsabilità in solido per le imprese nella cessione dei crediti edilizi e superbonus si configurerà “in presenza di concorso nella violazione” nei casi di “dolo e colpa grave”. Le nuove disposizioni si applicano esclusivamente ai crediti per i quali sono stati acquisiti, nel rispetto delle previsioni di legge, i visti di conformità, le asseverazioni e le attestazioni. Il lavoro agile “prorogato fino al 31 dicembre per i lavoratori fragili e per i genitori di figli con meno di 14 anni”. Lo scrive su Twitter il ministro del Lavoro Andrea Orlando. “In diverse occasioni, negli scorsi mesi, avevo proposto la proroga e mi ero impegnato affinché fosse approvata: promessa mantenuta”.

Confartigianato: ora le banche si muovano

Soddisfatta Confartigianato. ”Bene che, dopo un lungo impasse, le Commissioni Finanze e Bilancio del Senato abbiano approvato l’emendamento. Il quale modifica il sistema della responsabilità solidale in presenza di cessione del credito per il superbonus e per gli altri incentivi edilizi.Finalmente chiarito che chi acquista i crediti, in primis le banche, non incorre in responsabilità. Se non in caso di dolo o colpa grave”. “Con questa modifica – afferma il Presidente Marco Granelli – ci auguriamo che le banche riprendano ad acquisire i crediti fiscali. E in special modo quelli delle imprese sinora rimasti incagliati. Si tratta di un primo passo che va nella giusta direzione per la ripresa del mercato dei lavori per l’efficienza energetica degli immobili. Tutti interventi quanto mai indispensabili considerata la grave crisi energetica in atto”.

Superbonus, salve migliaia di imprese

Confartigianato segnala che ”il problema dei crediti incagliati per lavori incentivati dai bonus edilizia ha rappresentato e continua ad essere un grave problema per le imprese delle costruzioni. I continui interventi correttivi introdotti nella normativa avevano di fatto paralizzato il meccanismo delle cessioni del credito. Con la conseguenza di depotenziare fortemente lo strumento dei bonus in edilizia. E mettere a rischio migliaia di imprese che a oggi non riescono a cedere il proprio credito maturato dopo aver praticato ai clienti lo sconto in fattura”.