Alta velocità tra Roma e Napoli, treni con ritardi fino a 170 minuti: tecnici al lavoro

Giornata da incubo per migliaia di passeggeri in viaggio tra Roma e Napoli. Ritardi fino a 170 minuti, treni cancellati, convogli dirottati su linee alternative e proteste diffuse. Dalle prime ore del mattino, la circolazione ferroviaria sulla linea Alta Velocità ha subito forti rallentamenti a causa di una catena di guasti tecnici che hanno colpito l’infrastruttura ferroviaria tra Lazio e Campania.
Giornata di passione tra Roma e Napoli
Il primo guasto si è verificato alle 5:20, causando un improvviso blocco della circolazione tra Roma Prenestina e Napoli Afragola. Dopo un’apparente ripresa del traffico, un nuovo malfunzionamento alle 8:30 tra Ceccano e San Giovanni ha aggravato ulteriormente la situazione. A questo si è aggiunto, quasi a confermare una giornata sfortunata, un terzo guasto ad Anagni, che ha mandato definitivamente in tilt l’intero sistema.

Caos a bordo e passeggeri lasciati senza informazioni
Le testimonianze raccolte sui social raccontano una situazione critica a bordo dei treni fermi: assenza d’informazioni, aria condizionata non funzionante, passeggeri bloccati per ore con temperature elevate. In alcune carrozze, la mancanza di comunicazioni ha esasperato l’attesa, spingendo molti a scendere in stazione in cerca di alternative.
Dalle 9:40, Trenitalia ha deciso di instradare i treni ad Alta Velocità sulla linea convenzionale via Formia o via Cassino, nel tentativo di limitare i disagi. Tuttavia, questa misura ha avuto un impatto marginale sui ritardi, che in molti casi hanno continuato a superare l’ora.
Maltempo e guasti sempre sulla Roma Napoli: un combinato micidiale
A complicare ulteriormente la situazione ci si è messo anche il maltempo. Alle 14:20, un’ulteriore sospensione della circolazione è stata registrata nei pressi di Zagarolo, sulla linea Roma-Napoli via Cassino, a causa di una disconnessione provocata da condizioni meteorologiche avverse. Pioggia intensa e raffiche di vento hanno reso impossibile mantenere regolare il transito dei treni.
L’effetto domino ha messo in ginocchio l’intero sistema ferroviario dell’asse sud. In alcune tratte, i convogli sono stati fermati completamente; in altre, si è viaggiato con tempi di percorrenza triplicati rispetto alla norma. La rete ferroviaria è entrata in uno stato di emergenza operativa, costringendo Rete Ferroviaria Italiana a mobilitare squadre tecniche su più fronti.
Tecnici al lavoro, ma la situazione resta critica
Secondo quanto comunicato da RFI, i tecnici sono al lavoro per “ripristinare quanto prima la piena funzionalità dell’infrastruttura”. Tuttavia, non è stato fornito un orario preciso per il ritorno alla normalità. Il ripristino completo potrebbe richiedere diverse ore, se non l’intera giornata.Nel frattempo, gli sportelli di Italo e Trenitalia sono stati presi d’assalto da viaggiatori in cerca di soluzioni alternative, cambi prenotazioni o rimborsi. Lunghe file si sono formate nelle principali stazioni della tratta, tra Roma Termini, Napoli Centrale e le intermedie. Alcuni passeggeri hanno optato per autobus o treni regionali, altri hanno scelto di rinunciare al viaggio.
Una crisi che riapre il dibattito sulla manutenzione
La giornata di oggi riporta al centro dell’attenzione l’annoso problema della manutenzione e della resilienza del sistema ferroviario italiano, in particolare sulla tratta più trafficata del Paese. L’Alta Velocità, fiore all’occhiello dell’infrastruttura nazionale, mostra ancora una volta la sua vulnerabilità di fronte a eventi tecnici e climatici. Basta una concatenazione di guasti a generare un effetto valanga, con disagi diffusi e ritardi ingestibili.
Una situazione che colpisce non solo chi viaggia per turismo, ma anche i tanti pendolari e lavoratori che quotidianamente si affidano al treno per spostarsi. Il traffico ferroviario tra Roma e Napoli rappresenta una delle dorsali cruciali per l’intero sistema Italia. E oggi, ancora una volta, si è fermato.