Altissimi (Rida Ambiente): “La guerra dei rifiuti tra Raggi e Zingaretti è sulla pelle dei romani”

fabio altissimi

Sulla discarica di Albano, Fabio Altissimi, amministratore di Rida Ambiente, parla da addetto ai lavori documentato. E fornisce alcune intepretazioni allarmanti.

Dottor Altissimi, con l’apertura della discarica di Albano i romani potranno finalmente liberarsi dalla spazzatura che li sta sommergendo?


“Temo di no. Lunedì mattina sono convinto che qualcuno presenterà ricorso al Tar e non la faranno riaprire. Piuttosto, c’è un altro dato che mi colpisce”.

Quale?

“La discarica è disponibile dal 2016. Allora mi chiedo: cari Zingaretti, Leodori, Ruberti. Questa disponibilità è valida o no? Se non è valida la discarica di Albano, va chiusa. Se è disponibile dal 2016 perché la Regione Lazio ha mandato in allarme tutta Roma e tutta Latina per l’emergenza rifiuti?”

Sono accuse pesanti.

“Infatti, lo sto scrivendo anche alle Procure competenti. E’ inammissibile un comportamento del genere. Si stanno creando di disagi a cinque milioni di abitanti per una bagarre politica tra Zingaretti e la Raggi”.

Lei quindi ritiene che l’emergenza rifiuti sarebbe stata risolvibile prima?

“Sicuramente. Ma la cosa più grave è cha la Tari per i romani è aumentata del 75%. Ci sono quartieri della Capitale dove non si respira per la puzza di spazzatura”.

Lei parla come parte in causa? Potreste fare la vostra parte?

“Certo. Ma dal 2019 non siamo più fornitore di Ama. Da quando è scaduto il contratto non l’hanno più rinnovato con Rida Ambiente. E nel frattempo i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Per i dati Ispra la raccolta differenziata a Roma è addirittura scesa al 40 per cento e non si avvicina nemmeno al 65 per cento che era nei piani del Comune”. 

Serve un commissario?

Il commissario è una bella parola, sembra risolutoria. Ma in fin dei conti è un uomo che prende sempre ordini dalla politica. A mio avviso serve l’intervento della magistratura. E se fossi un magistrato, comincerei da una domandina facile facile… 

Quale?

“Ha accertato che esistono 250 mila metri cubi a disposizione, Roma potrebbe andare avanti ancora 7 o 8 mesi. Perché la Regione Lazio non l’ha chiusa se non è fruibile?”