Altri 674 morti, 74 nel Lazio. Alto rischio per la situazione nella regione

speranza ondata coronavirus (2)

Coronavirus, la situazione non accenna a migliorare. Anzi, l’indice di positività sale. Sono infatti ben 17.992 i nuovi contagi da coronavirus in Italia resi noti oggi secondo i dati diffusi nel bollettino della Protezione Civile. Da ieri sono stati registrati altri 674 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 179.800 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 2.819 (-36 da ieri). E nel Lazio sono 1.428 i nuovi contagi. Da ieri sono stati registrati altri 74 morti. Nella regione sono 77.159 i casi attualmente positivi a Covid-19, di cui 2.780 ricoverati, 310 in terapia intensiva e 74.069 in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia i guariti sono in totale 66.006, i decessi 3.230 e il totale dei casi esaminati è pari a 146.395.

L’indice Rt torna sopra 1 nel Lazio

Nel periodo 25 novembre-8 dicembre, “l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,86 (con un range tra 0,79 – 0,94). Si riscontrano valori di Rt puntuale inferiore a 1 in 16 Regioni e province autonome. Di queste, 15 hanno un Rt puntuale inferiore a uno anche nel suo intervallo di credibilità maggiore, indicando una diminuzione significativa nella trasmissibilità”. Lo sottolinea la bozza del report del monitoraggio settimanale (7-13 dicembre) dell’epidemia di Covid- 19 dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute. Nel report si evidenzia che l’indice di contagio Rt torna nuovamente sopra 1 nel Lazio (1,07), Lombardia (1,02) e Veneto (1,08). Nella settimana dal 7 al 13 dicembre, rispetto alla settimana precedente, queste tre Regioni tornano a una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2.

Speranza: limitazioni significative a Natale

Allarme del ministro Speranza. L’indice Rt già questa settimana ”sale da 0,82 a 0,86” e per questo è necessario, per arginare la risalita dei contagi, disporre dal 24 dicembre al 6 gennaio la zona rossa in tutta Italia nei giorni festivi e prefestivi e la zona arancione nei giorni lavorativi. E’ quanto ha detto, a quanto si apprende, il ministro della Salute Roberto Speranza, nel corso della riunione con il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia e le Regioni. “Stiamo chiudendo le misure definitive che dobbiamo al più presto comunicare al Paese, e che prevederanno limitazioni abbastanza significative tra il 24 dicembre e il 6 gennaio”, ha detto in precedenza Speranza sulle imminenti nuove misure anti-Covid che il Governo si appresta a varare per Natale.

Accelera la campagna vaccinale

“Il mio atteggiamento in queste ore è di grande prudenza e penso che dobbiamo usare tutte le accortezze per i 15 giorni della vacanze di Natale per limitare una ulteriore recrudescenza del virus. E’ vero che il vaccino sta arrivando ma fino a quando non avremo vaccinato 10-15 milioni di persone l’effetto epidemiologico sarà purtroppo residuale e quindi avremo bisogno di mantenere per non poche settimane un livello di attenzione e accortezza significativo”, ha sottolineato. “La buona notizia di queste settimana è l’accelerazione della campagna vaccinale. Noi siamo ottimisti sul fatto che il 21 l’Ema e il 22 l’Aifa possano approvare il percorso del vaccino Pfizer-BionTech e questo possa metterci nelle condizioni di avere le primissime vaccinazioni al personale sanitario nel nostro Paese – ha aggiunto Speranza.