Ama, 13 arresti per ‘succhio’ di carburante. Indagine del 2020 dopo un servizio delle Iene

Tredici arresti, tra dipendenti Ama e privati. Al termine di complesse indagini a cura della Guardia di Finanza, scattate nell’autunno del 2020. In seguito ad un servizio delle Iene, nel quale si faceva vedere quanto succedeva in alcuni depositi dell’Ama. Dove dei dipendenti, provvedevano a sottrarre carburante ai mezzi di servizio. Con un metodo semplice ma efficace, il cosiddetto ‘succhio’ dal serbatoio. Per poi rivendere il combustibile a terzi. Ma gli accertamenti, hanno fatto emergere anche dell’altro. Infatti, sarebbero state usate schede carburante, per rifornire i camion dedicati alla raccolta dei rifiuti, per fare invece il pieno alle auto dei dipendenti. Per tutti i coinvolti, ora sono scattati gli arresti. In attesa del giudizio, che vedrà coinvolti i presunti colpevoli per i reati di furto e peculato. Ai danni dell’Ama e della pubblica amministrazione.

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Schede carburante utilizzate per mezzi privati, ora i dipendenti Ama coinvolti rischiano il peculato

Un filone d’indagine che ha permesso ai militari delle fiamme gialle di accertare un secondo illecito, non legato al furto di carburante, messo in atto da altri sei lavoratori Ama. Ma cosa facevano? Semplice, utilizzavano le schede carburante degli automezzi dell’azienda dei rifiuti ma invece di fare il pieno ai camion lo facevano ai loro mezzi privati.

Concluse le indagini gli inquirenti hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari con la quale il gip del tribunale capitolino, su richiesta della locale procura della  Repubblica, ha disposto la custodia in carcere nei confronti di 7 soggetti, di cui 4 incaricati di pubblico servizio. Dipendenti dell’azienda municipale ambiente Ama S.p.A, indagati per associazione a delinquere finalizzata al peculato, in relazione alla sottrazione di carburante da automezzi impiegati per il servizio di igiene urbana. Con il medesimo provvedimento, è stato altresì disposto il sequestro preventivo di beni per oltre 200mila euro, nella disponibilità di altri 6 dipendenti della menzionata società partecipata pubblica.

La collaborazione di Ama

Grazie alla fattiva collaborazione fornita da Ama le investigazioni hanno consentito di ricostruire presunte sottrazioni, appropriazioni e vendite di gasolio nella disponibilità di Ama. Poste in essere da dipendenti della stessa con il supporto di alcuni privati.