Ama, 9 milioni per il gps sui camion. Ma sta tutto in magazzino

Un appalto da nove milioni di euro, con merce regolarmente acquistata. Che però anziché essere montata sui camion aziendali è rimasta per due anni in magazzino. Questa la denuncia avanzata dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Campidoglio Andrea De Priamo. E ripresa dal quotidiano il messaggero.it. E che riguarda la fornitura di gps fissi e mobili per il 90% della flotta dell’Ama. Oltre che delle SIM dedicate da fornire agli operatori ecologici. Per ‘taggare’ i cassonetti una volta compiute le operazioni di svuotamento. E per consentire sempre la esatta localizzazione dei camion impegnati nella raccolta. Un progetto ambizioso, che per ora sembra però clamorosamente fallito.

La denuncia di De Priamo (FDI), Ama tiene in magazzino migliaia di gps e non controlla la raccolta dell’immondizia

Sempre secondo la denuncia dell’esponente capitolino del partito di Giorgia Meloni tutte le apparecchiature gps in possesso dell’Ama starebbero marcendo in qualche magazzino. Motivo? La contrarietà di alcune sigle sindacali, che avrebbero lamentato la possibile violazione della privacy dei lavoratori. Una eccezione infondata, sempre secondo De Priamo. Perché i 1500 apparecchi mobili e i 150 fissi oggetto dell’appalto non sono dotati di telecamera. E non incrociano dati sensibili con quelli degli operatori in servizio. Semplicemente, sarebbero andati a monitorare i mezzi. E a certificare l’effettivo svuotamento dei cassonetti. Inoltre, il controllo dei camion sarebbe utile anche per impedire vandalismi in rimessa, e altri fenomeni deprecabili. Come il furto di carburante. O l’uso privato dei camioncini per traslochi od altre esigenze quotidiane. Tutte cose che ovviamente non fanno parte del contratto di servizio. E che costano soldi ai contribuenti romani

Pronta una interrogazione alla Raggi. E si valuta l’esposto alla Corte dei Conti

E’ già pronta una interrogazione urgente del Gruppo di Fratelli d’Italia in Campidoglio. Da inoltrare direttamente alla sindaca Raggi. Per chiedere notizia dei 1500 gps fissi e dei 150 apparecchi mobili oggetto di un appalto Ama di due anni fa. Materiale costato circa 9 milioni di euro e mai utilizzato. Queste le parole del capogruppo di FDI al Comune di Roma Andrea De Priamo. Che adesso vuole vederci chiaro su tutta questa vicenda. Soprattutto dopo le sonore bocciature anche in sede europea della città di Roma. Proprio perché troppo sporca, e carente sotto il punto di vista del decoro urbano. Ma anche per gli aumenti previsti per la Tari nel prossimo bilancio. Ancora tasse per un servizio scadente, e forse quei nove milioni dell’appalto per i gps potevano essere utilizzati prima e meglio. Così, non si esclude neppure un esposto alla Corte dei Conti. Per verificare se a carico dell’Ama si possa anche ipotizzare il danno erariale. Una cosa è certa, ha concluso De Priamo. I soldi dei cittadini romani non possono essere dilapidati in questo modo, e porteremo avanti fino alla fine la nostra battaglia. Chiedendo trasparenza e giustizia in tutte le sedi opportune.

https://www.ilmessaggero.it/roma/news/rifiuti_roma_controlli_raccolta_saltati_news_16_novembre_2020-5587861.html