Ama porterà più rifiuti ad Aprilia? Rida chiede chiarimenti e rettifica

Prosegue con scambi di accuse e rettifiche la guerra dei rifiuti nel Lazio. Resa ancora più incandescente dopo i recenti arresti del patron della Mad Valter Lozza e della dirigente regionale Flaminia Tosini. Che sono finiti nei guai per la vicenda di Monte Carnevale. Dove doveva sorgere la nuova grande discarica a servizio della città di Roma. Una scelta condivisa dalla Regione e anche dal Comune, almeno all’inizio. Salvo poi il parere negativo degli uffici del Campidoglio.  E la retromarcia della Raggi, che dopo gli ultimi sviluppi si è dichiarata nettamente contraria. A dare di nuovo fuoco alle polveri adesso ci ha pensato là neo assessora di Roma capitale Katia Ziantoni. Che in un recente articolo sul quotidiano il Corriere della sera online a firma della giornalista Manuela Pelati, avrebbe proposto alla Regione di aumentare il conferimento dei rifiuti urbani della Capitale all’impianto della Rida di Aprilia. Che è in possesso della tecnologia TMB, capace quindi di trattare l’umido e di stabilizzarlo. Questo anche per ovviare alla situazione disastrosa degli impianti pubblici di Ama. Con quello del Nuovo salario andato a fuoco e non funzionante. E il TMB di Rocca Cencia sottoposto a sequestro. Una situazione che ha obbligato l’azienda dei rifiuti capitolina a rivolgersi in gran parte fuori dal Lazio per portare l’immondizia dei romani. Con costi altissimi, che inevitabilmente poi ricadono in bolletta. Ma sull’ipotesi del Campidoglio ora è Rida che punta i piedi. Chiedendo chiarimenti e una pubblica rettifica.

Malagrotta 2, ora Raggi esulta. Ma la storia dice altro

Rida Ambiente, dal 2019 Ama non manda più rifiuti da Roma ad Aprilia

“È dal dicembre del 2019 che non arrivano più rifiuti della Capitale negli impianti di Rida Ambiente”. A dichiararlo a 7Colli  è il patron dell’azienda dei rifiuti del sud pontino Fabio Altissimi. Che rispetto a un recente articolo apparso sul quotidiano il Corriere della sera online mette i ‘puntini sulle i’. “In precedenza avevamo sempre lavorato con Roma – ha proseguito Altissimi. Per quantitativi di rifiuti variabili, dalle 100 mila alle 180 mila tonnellate. È stato così dai tempi di Fortini all’Ama, fino all’avvento dell’attuale amministratore unico Zaghis. Che di fatto ha azzerato i conferimenti. Facendo altre scelte”. Chiaro il riferimento del patron di Rida ad alcuni specifici impianti. Che lo stesso Altissimi cita esplicitamente in una lettera. Inviata alla Raggi, alla Ziantoni, al Corriere della Sera e per conoscenza alla Procura. Nella quale chiede chiarimenti, e una pronta rettifica. Il concetto è semplice, se l’impianto di Aprilia da 14 mesi non riceve un chilo di spazzatura da Roma, come si può parlare di ‘aumento’ dei conferimenti? “In questo modo la mia azienda viene sottoposta all’attacco dei comitati – ha concluso lo stesso Altissimi. Mentre è fatto notorio che gli impianti utilizzati da Ama siano altri. Ecosystem, Porcarelli, CSA e Refecta. Che tra l’altro possono eseguire solo il trattamento meccanico del rifiuto e non stabilizzarlo”. Sullo sfondo, ancora la battaglia con il ‘grande vecchio’ e capo indiscusso di tutto questo settore nel Lazio per oltre trent’anni Manlio Cerroni. La cui posizione di dominio, dopo le vicende che hanno coinvolto il patron della Mad e il sito di Monte Carnevale, appare meno solida di un tempo.

https://www.ilmessaggero.it/frosinone/discarica_esaurita_a_roccasecca_la_regione_valuta_l_ampliamento-5866822.html