Ambrogio Crespi in carcere. Con tutta la sua dignità

Ambrogio Crespi

E’ un incubo, davvero un brutto sogno sapere che da ieri mattina Ambrogio Crespi, regista e soprattutto persona perbene – altro che mafia – è di nuovo in carcere. A Opera, in Lombardia, dove si è costituito senza bisogno della polizia, in esecuzione della sentenza della Corte di Cassazione.

In pratica lo hanno accusato di voto di scambio e concorso esterno all’associazione mafiosa, un reato che nessun giurista sa ancora decifrare.

Incredibili accuse ad Ambrogio Crespi

Avrebbe appoggiato un candidato che non ha mai conosciuto. L’accusa proviene da persone che non fanno parte della sua vita di relazione. Un destino che potrebbe capitare a chiunque tra noi. Non sottovaluti nessuno questa storia terribile.

La “giustizia” gli ha appioppato sei anni. Poco meno di un anno se lo era fatto in carcerazione preventiva, lo hanno strappato per altro tempo ancora alla sua fantastica famiglia, che saluta nella foto in questo articolo.

Deve essere chiara una cosa. Chi conosce – come conosciamo noi – Ambrogio Crespi e la sua drammatica vicenda, ne conosce anche il carattere e la personalità, uomo profondamente onesto. E l’onestà è in contrasto assoluto con le cosche mafiose. A testimonianza anche le sue opere artistiche.

Ma soprattutto una vita generosa che ora si è voluto macchiare frettolosamente. Un paio d’ore di Camera di consiglio.

Se ci fosse la possibilità per i giudici della Cassazione di ripensare una loro sentenza per non essere riusciti a chiudere occhio dopo averla emessa, questo sarebbe il momento. Perché nessuno, guardando e conoscendo Ambrogio, può associarlo a pratiche criminali.

Lo privano della libertà, non della sua dignità

Dicano quel che vogliono, il nostro posto e di tantissimi altri è al suo fianco. E vorrei che tantissimi opinionisti che impazzano sulle tv pubbliche e private  si dedicassero a questa storia che è incredibile.

Perché è il momento della solidarietà verso chi è ristretto in galera senza colpa, se non quella che è stata letteralmente inventata.

Sì, si è consegnato a Opera Ambrogio Crespi, proprio dove ha girato il suo film contro la mafia. Perché Ambrogio potete privarlo temporaneamente della libertà ma mai della sua dignità.