Anagni capitale italiana del vaccino: Sanofi presenta il progetto anti-Covid

Anagni

Lo stabilimento Sanofi di Anagni ha aperto le sue porte per presentare i passi avanti fatti nello sviluppo del vaccino anti-Covid. Dopo l’avvio della sperimentazione clinica di fase 1-2 del vaccino sperimentale annunciata lo scorso 3 settembre, oggi il colosso farmaceutico francese ha aperto le porte dello stabilimento di Anagni (Frosinone) per presentare alle istituzioni “i passi compiuti finora per avviare la produzione del vaccino. Un percorso parallelo allo sviluppo clinico in corso. Il tutto delineando le prossime tappe verso una delle possibili soluzioni sicure ed efficaci alla pandemia”.

Ad Anagni parte la produzione del vaccino

Alla presentazione e alla visita allo stabilimento hanno partecipato il ministro della Salute Roberto Speranza, l’ambasciatore di Francia in Italia Christian Masset e i rappresentanti regionali e locali. L’azienda ha raccontato “il lavoro di squadra. Un lavoro che ha consentito un costante sviluppo del vaccino e la rapida creazione di una specifica expertise industriale in Europa”.

“In un periodo in cui emerge l’importanza imprescindibile della cooperazione e dell’innesto di competenze trasversali messe a fattor comune – aggiunge Sanofi – l’azienda, in collaborazione con le istituzioni, ha avviato un profondo e ambizioso progetto, applicando tecnologie esistenti e consolidate alla nuova sfida della pandemia”. Secondo gli accordi siglati con l’Ue, Sanofi, in partnership con Gsk fornirà 300 milioni di dosi del vaccino ricombinante adiuvato a base di proteine.

Sanofi e Gsk stanno lavorando alla fase 2 del vaccino

Sanofi e Gsk stanno lavorando “con costanza e nel pieno rispetto della sicurezza dei processi alla sperimentazione del vaccino candidato. Il vaccino è attualmente alla fase 1 e 2 di sperimentazione. Ora è caratterizzato da una tecnologia consolidata a base di Dna ricombinante in subunità. Una tecnologia già utilizzata con successo dall’azienda per la produzione del vaccino antinfluenzale quadrivalente ricombinante, integrato con un coadiuvante consolidato della Gsk. Questa tecnologia consentirà di produrre un numero notevolmente maggiore di dosi rispetto alle altre tecniche comunemente adottate. Il tutto con l’obiettivo di arrivare a un miliardo di unità nel 2021”.

Numeri che pongono Sanofi e l’Italia in prima linea nella sfida verso un nuovo futuro. “Trasformare l’innovazione scientifica in soluzioni che migliorano la qualità di vita delle persone, accompagnando milioni di cittadini nel proprio percorso di salute e di benessere, è da sempre l’impegno che ci poniamo nei confronti delle comunità in cui opera – sottolinea Sanofi – L’Italia, dove hanno sede quattro siti del Gruppo, rappresenta per l’Azienda un luogo ideale dove ricercare e sviluppare nuove tecnologie, grazie all’impiego di talenti di caratura internazionale e a una radicata propensione verso l’innovazione. Lo stabilimento di Anagni (Frosinone) – che sarà impegnato nella realizzazione delle dosi insieme ai siti in Francia e Germania – è un centro di eccellenza a livello europeo per la produzione di prodotti farmaceutici sterili iniettabili”.