Anche a Firenze il Pd tradisce se stesso. E Renzi: fate le primarie se ne avete il coraggio
Il Pd tradisce sé stesso, come dice Renzi. Dopo averci raccontato per anni che le primarie sono uno strumento democratico, inclusivo, bellissimo, insomma il migliore di tutti, adesso fa retromarcia proprio in una delle sue roccheforti, Firenze. Ma c’è un motivo, e anche gli elettori del Pd se ne sono accorti. La fallimentare esperienza delle primarie che incoronarono lo scorso anno Elly Schlein, spaccando il partito anche grazie ai voti di chi non votava Pd, a Firenze si torna ai vecchi metodi della Prima Repubblica. Riunione tra i notabili del partito, voto blindato e comunicato dai toni trionfalistici. La scelta del successore del sindaco Dario Nardella è caduta così su Sara Funaro, assessore al Welfare del Comune, indicata ufficialmente dall’assemblea del Pd come candidata al comune.
Il Pd è l’unico partito che fa eleggere il segretario dal primo che passa…
Figuraccia senza limiti per il Pd della Schlein, e ha ragione il governatore della Campania De Luca quando dice con disprezzo che il Pd è l’unico partito che fa scegliere il suo segretario dalla gente che passa per strada… Ma per fortuna arriva Matteo Renzi, che ha sete di sangue: “Siamo pronti a fare le primarie del centrosinistra il 3 marzo: Sara Funaro, Cecilia Del Re, Stefania Saccardi fate le primarie! Se questo non accadrà siamo pronti con la lista ‘Stefania per Firenze’”. Lo ha detto il leader di Italia Viva, presentando la candidatura a sindaco di Iv per Firenze di Stefania Saccardi, attuale vice governatore della Regione Toscana. E questo è un problema in più, per Giani e per il Pd, come si può facilmente intuire.