Anche criminali e clan nella sanatoria regionale sulle case popolari (video)

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Il rischio è che anche criminali e clan potranno usufruire della sanatoria approvata dalla Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti che riguarda gli occupanti abusivi e senza titolo delle case popolari. Un pasticcio votato nella notte insieme al collegato al bilancio. Cioè a quel provvedimento che decide come verranno spesi i soldi dei contribuenti che versano regolarmente le tasse a Roma  e nel Lazio. Ma andiamo con ordine. L’Istituto per le case popolari nasce a inizio secolo, l’edilizia sociale si diffonde tra gli anni 20 e 30 e dal 1938 diventa IACP, sigla che rimane fino ai nostri giorni. Dagli inizi degli anni 2000 gli IACP diventano ATER, Aziende territoriali per l’edilizia residenziale. Nel Lazio sono sei, quello di Roma, quelli delle altre quattro province e quello del distretto di Civitavecchia. Devono realizzare e gestire le case destinate all’emergenza abitativa e all’edilizia popolare, ma se si parla di Roma ci fermiamo alla gestione. Case popolari non si costruiscono più da un bel pezzo nella Capitale.

Rischio criminali e clan nella sanatoria delle case

Il buco di bilancio dell’ATER è impressionante, per il 2020 si stimano oltre 280 milioni di euro. Ad oggi, se ne sono recuperati appena trenta. Si tratta per lo più di cattiva gestione e di canoni non pagati. Intanto le graduatorie di chi ha bisogno disperato di una casa scorrono come lumache. Dalla sede ATER di Lungotevere Tor di Nona o dagli Uffici di via Capitan Bavastro dove si fanno i bandi la risposta è sempre la stessa: alloggi liberi non ce ne sono. D’altronde, l’ultimo bando pubblicato sul sito del comune di Roma che gestisce le graduatorie risale al 2012. Siamo a quasi otto anni di proroga. Di fronte a questo disastro, in Regione si è pensato di percorrere la strada più semplice: una bella sanatoria. Riguarderà cinquemila alloggi sui circa 50 mila gestiti dall’ATER di Roma.

Favorevoli e contrari

Chi la sostiene, illustra le sue ragioni. Con la sanatoria si disinnesca la bomba sociale degli sfratti, e può entrare qualche soldo nelle casse pubbliche da una parte degli affitti recuperati. Chi è contrario, punta invece sulla legalità. Così facendo si premieranno anche i soliti furbi e furbetti, gli occupanti abusivi di professione, chi non ha mai avuto titolo per accedere ad una casa popolare. Compresi criminali comuni e clan, magari invischiati con il traffico illecito degli alloggi. Alla faccia della povera gente onesta che ancora crede nella giustizia e che si mette regolarmente in fila in graduatoria.E che probabilmente la casa per cui ha diritto non la vedrà mai.

Sulla sanatoria ATER 5 Stelle spaccati in Consiglio regionale

La nottata in Consiglio regionale a via della Pisana è stata tesa e difficile. L’articolo sulla sanatoria per le case popolari occupate abusivamente ha fatto morti e feriti. Politicamente parlando, certo. E tutti in casa 5 Stelle. Da una parte la capogruppo Roberta Lombardi che vota sì all’emendamento. Con lei il presidente della Commissione urbanistica Marco Cacciatore, Devid Porrello e Valerio Novelli. Contrari la consigliera Valentina Corrado e Davide Barillari, assente alla votazione. E le polemiche investono subito la sindaca di Roma Virginia Raggi.

Virginia, da che parte stai?

E’ lo stesso Marco Cacciatore che polemizza direttamente con il Campidoglio. Se non si vogliono portare avanti 8000 sfratti poi non si può fare polemica con chi porta avanti soluzioni concrete. La gente che occupa le case popolari senza la sanatoria non avrebbe alternative. E così si consuma l’ennesima spaccatura tra i pentastellati, mentre il PD che ha sostenuto il provvedimento voluto tra gli altri dal consigliere Eugenio Patanè se la ride. E il presidente Nicola Zingaretti gira al largo, tra impegni nazionali e segreteria del partito. Dura la reazione delle opposizioni, FDI e Lega in testa. Per il partito di Giorgia Meloni Zingaretti e le due sinistre colpiscono ancora una volta i cittadini più bisognosi, facendo un favore all’estrema sinistra e favorendo l’illegalità. Maurizio Gasparri è intervenuto per Forza Italia con il video che pubblichiamo qui sotto.

Chi potrà chiedere la sanatoria?

Potranno chiedere la sanatoria tutti gli abusivi delle case ATER di Roma che hanno occupato prima del 23 maggio 2014. Dovranno pagare il canone arretrato oltre va una sanzione di 200 euro mensili fino a cinque anni. Se il reddito del nucleo familiare è troppo alto per avere diritto alla casa popolare niente paura. Si potrà restare lo stesso a casa, versando una indennità pari al canone calmierato con uno sconto dal 30 al 60 per cento. Oltre a una sanzione di 250 euro mensili. Il tutto comodamente rateizzabile. Chi ha creduto nelle graduatorie e nella legge è servito. A Roma e nel Lazio evidentemente l’onestà non paga. E il grido honestà, honestà ormai è soltanto un lontano ricordo.