Anche El Shaarawy (indagato per colpa di un ladro) dovrebbe firmare i referendum sulla Giustizia

Sui referendum sulla Giustizia, Enrico Letta ha usato una metafora pallonara. “Salvini vuole buttare la palla in calcio d’angolo”, ha detto il segretario Pd, con l’intenzione di boicottare la raccolta firme. A proposito di pallone, El Shaarawy potrebbe rispondere a Letta e dovrebbe firmare i quesiti referendari.
El Shaarawy testimonial ideale dei referendum sulla Giustizia
Nessuno come lui può testimoniare come la Giustizia abbia bisogno di essere rivista da cima a fondo. L’attaccante della Roma è infatti indagato per aver picchiato un ladro, sorpreso mentre stava provando a rubare la sua Lamborghini. L’episodio risale allo scorso 12 febbraio, quando il Faraone era ospite a casa di Alessio Cerci all’Eur. I due giocavano alla Playstation e l’esterno giallorosso ha visto dalla finestra il ladro, un 30enne pluripregiudicato cileno, mentre rompeva un vetro e provava ad entrare nella sua macchina.

El Shaarawy è uscito dalla villa e lo ha inseguito per strada, bloccandolo a terra e chiamando il supporto della polizia. Il ladro, dopo essere stato condannato a maggio per un anno e quattro mesi, ha sporto denuncia per lesioni contro il Faraone. “Chi lo accusa è una persona che gli stava rubando la macchina, può dire ogni cosa ma va tutto accertato. E Stephan dirà quel che è accaduto quando sarà fissato l’interrogatorio che avverrà di certo entro la fine di luglio” ha dichiarato il suo avvocato.
E magari dopo andrà pure a firmare i sei quesiti referendari. Altro che buttare la palla in corner.
La risposta a Letta dei Radicali italiani
A Letta hanno risposto anche i Radicali. “La settimana scorsa Enrico Letta accusava Matteo Salvini di voler buttare la palla in tribuna, oggi in calcio d’angolo. E’ evidente che a Letta non e’ chiara la partita che Matteo Salvini insieme al Partito Radicale stanno giocando.
Sulla questione giustizia abbiamo due visioni e proposte molto diverse, al punto che ci divide il senso stesso di giustizia”.
Lo affermano Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito Radicale. “Oggi riteniamo che, grazie al fatto che la Lega non ha ‘aderito’ ma ‘promosso’ i referendum, vi sia la possibilita’ di incardinare un processo di riforma della giustizia che non si esaurira’ con i referendum. E per cosa dovremmo sacrificare questa occasione storica, per giocare a subbuteo con Enrico Letta?”, concludono Turco e Testa.