Ancora sbarchi, ancora un morto: quando capiranno che non devono più partire?

lampedusa clandestini hotspot (2)

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Sbarchi a raffica a Lampedusa, dove da ieri – dopo una tregua di una decina di giorni dovuta alle cattive condizioni del mare – sono complessivamente 1.264 i clandestini  sbarcati con decine di approdi. Solo a partire dalla mezzanotte, sono stati 19 gi arrivi, con un totale di 794 irregolari giunti sull’isola. A bordo delle ultime quattro carrette del mare, intercettate dagli uomini della Guardia costiera e della Guardia di finanza a distanze comprese tra le 30 miglia e un miglio dal porto, viaggiavano gruppi di 30, 50, 40 e 49. Rivenuto anche il cadavere di una donna. Viaggiava su un barchino di8 metri naufragato a circa 20 miglia dalle coste dell’isola. Gli uomini della Guardia costiera hanno tratto in salvo 20 persone, tra cui 2 donne, che arrivano da Camerun e Costa d’Avorio. Ai soccorritori hanno detto di essere partiti da Sfax in Tunisia.

Centri di accoglienza al collasso, via ai costosi traferimenti sui traghetti

Per tutti è stato disposto il trasferimento nell’hotspot di contrada Imbriacola, che in 107, invece, hanno lasciato, su disposizione della Prefettura di Agrigento, per essere imbarcati sul traghetto Galaxy che in serata raggiungerà Porto Empedocle. Nella struttura le presenze, a fronte di una capienza di circa 400 posti, si attestano a quota 1.400 circa.

Oggi Consiglio dei ministri a Cutro

Intanto il grosso del decreto sui flussi e l’immigrazione irregolare, atteso oggi nel Cdm straordinario a Cutro, è, come da attese, il giro di vite sui trafficanti di vite umane. Con pene che salgono in maniera esponenziale, fino ad arrivare a 30 anni per chi provoca la morte, come nella strage nel piccolo comune calabro. Più in generale, per chi tenta un business trafficando vite umane sui nostri mari le pene salgono a ben 16 anni. Questo stando alla bozza del dl esaminato dal preconsiglio dei ministri, concluso pochi minuti fa a palazzo Chigi.

Prevista reclusione da 20 a 30 anni

Nello specifico, “chiunque, in violazione delle disposizioni del presente testo unico, promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato ovvero compie altri atti diretti a procurarne illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato, ovvero di altro Stato del quale la persona non è cittadina o non ha titolo di residenza permanente, quando il trasporto o l’ingresso sono attuati con modalità tali da esporre le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità o sottoponendole a trattamento inumano o degradante, è punito con la reclusione da venti a trenta anni se dal fatto deriva, quale conseguenza non voluta, la morte di più persone. La stessa pena si applica se dal fatto derivano la morte di una o più persone e lesioni gravi o gravissime a una o più persone”, si legge nella bozza.

Ecco come aumentano le pene

“Se dal fatto deriva la morte di una sola persona, si applica la pena della reclusione da quindici a ventiquattro anni. Se derivano lesioni gravi o gravissime a una o più persone, si applica la pena della reclusione da dieci a venti anni”. Più in generale, per chi organizza il traffico di migranti sui nostri mari le pene passano dagli attuali da uno a cinque anni ai da due a sei anni. Se poi il traffico riguarda un gruppo di 5 o più migranti le pene passano da cinque a quindici anni a sei fino a sedici anni. Invariate le multe, che restano a 15 mila euro per ogni migrante fatto salire illegalmente a bordo.