Andamento lento per il Covid, 38mila nuovi contagi, 210 morti e scende anche la positività

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Sono 38.375 i nuovi casi di coronavirus e 210 i morti in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute sulla situazione del contagio. Sono 434.077 i tamponi, tra molecolari e antigenici, processati in 24 ore che fanno rilevare un tasso di positività pari all’8,8%. Calano i pazienti in terapia intensiva, 763 in totale e 36 in meno di ieri, e i ricoverati con sintomi, 11.103 e 603 in meno di ieri, secondo i dati del ministero della Salute sulla situazione del contagio da coronavirus.

Nel Lazio meno casi ma salgono i decessi

“Oggi nel Lazio su 47.334 tamponi (12.976 molecolari e 34.358 antigenici) si registrano 4.482 nuovi casi positivi (-547), sono 23 i decessi (+15), 1.447 i ricoverati (-47), 131 le terapie intensive (-3) e +11.145 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 9,4%. I casi a Roma città sono a quota 2.128”. Lo comunica in una nota l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Sono 149.693 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 1.447 ricoverati, 131 in terapia intensiva e 148.115 in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia i guariti sono 908.356 e i morti 10.407 su un totale di 1.068.456 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.

Nel Lazio “superate le due mila prenotazioni sul portale regionale per la somministrazione del vaccino Novavax”. Lo annuncia l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, nel bollettino Covid quotidiano.

Però in situazione di guerra le malattie infettive si amplificano

Però “in tutte le situazioni di disastro sociale e di guerra, viene messa in secondo piano la problematica infettiva che potrebbe dare elementi conseguenti”. Lo dice all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, commentando la drammatica situazione della popolazione ucraina. “In tutte le guerre – ricorda il medico – si amplificano le malattie infettive a trasmissione feco-orale, perché l’igiene e tutto quello che è elemento di qualità della vita viene a mancare e quindi sicuramente – prevede Pregliasco – in questo caso in Ucraina ci potrebbe essere anche una ripresa anche dei contagi Covid”.